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“Caro sindaco troppe spese. Decidiamo subito il Piano dei porti"

Presentato dossier su costi e rinvii pretestuosi del Prg portuale.Coppola e la Ppdt richiamano alla riflessione e invitano ad aprire il tavolo del confronto. In dieci anni il Comune ha sborsato circa 700 mila euro di spese legali

GALLIPOLI - Piano della portualità, non è più tempo di tergiversare. E di rinviare scelte determinanti e strategiche per lo sviluppo e il futuro della città. E parte una nuova sollecitazione e una proposta di confronto e riflessione seria e ponderata per regolamentare nella giusta direzione la collocazione degli scali commerciali, turistici e pescherecci sulla costa gallipolina. E’ quella avanzata dai banchi dell’opposizione consiliare dalla Puglia Prima di Tutto, con il consigliere Giuseppe Coppola e i referenti cittadini del sodalizio politico, Giovanni De Marini e Salvatore Andrisani. Un invito, l’ennesimo, alla riflessione indirizzata in toto al sindaco Francesco Errico e alla sua maggioranza, ma indistintamente a tutti i gruppi consiliari, anche dell’opposizione. Atteso che, anche recentemente, interrogazioni e mozioni presentate dallo stesso Coppola in Consiglio comunale non hanno sortito il risultato sperato, quello di smuovere il nodo della pianificazione dello sviluppo portuale, la Puglia Prima di Tutto ha deciso di rilanciare. Non per aprire nuovi fronti di polemica e di contrapposizione politica, a quanto precisato da Coppola e De Marini nell’incontro con la stampa. Ma per offrire a tutte le compagini partitiche, e ai reggenti di Palazzo Balsamo, un dossier utile per riflettere sulla problematica della portualità che attende ancora  decisioni celeri e non più rinviabili.

Il Comune deve dotarsi di un nuovo piano regolatore portuale e dettare tempi e modalità entro i quali realizzare porti o approdi turistici, e non solo. Anche e soprattutto per non correre il rischio di aumentare il peso economico a danno del Comune in termini di spese legali a causa dei contenziosi relativi a concessioni demaniali e portualità turistica. In circa un decennio di attese e rinvii, sono oltre 700 mila euro le somme sborsate dalle casse comunali per fronteggiare i ricorsi amministrativi. E il rischio incombente è quello di vedere, presto o tardi, “disegnata” la mappa dei porti sul litorale cittadino da parte del Tar o del Consiglio di Stato come avvenuto per altre realtà urbanistiche e balneari. Tra ambito portuale e litorale sud e nord sono per altro 12 i progetti di porto turistico ancora in auge, oltre a quattro punti d’ormeggio richiesti dalla Bleu Salento sempre nel porto. Coppola, De Marini e Andrisani chiamano a raccolta e alla riflessione l’amministrazione comunale. Per affrontare subito la questione oltre gli steccati ideologici, gli eventuali equilibri da salvaguardare o i dispetti di natura personalistica. E’ il tempo “delle scelte strategiche e di volare alto in terra gallipolina”, tuonano dalla Puglia Prima di Tutto.

Coppola in particolare evidenzia anche che la redazione del Piano delle Coste in itinere, in assenza di una adeguata pianificazione urbanistica del Sistema portuale, rende lo stesso strumento inefficace e, ancor più grave, si rischia sempre di incrementare il già cospicuo contenzioso amministrativo. “E’ umiliante constatare” dice il capogruppo della Ppdt, “che con le stesse somme del contenzioso giudiziario causato dall’assenza di una pianificazione urbanistica adeguata, una sana ed oculata politica di utilizzo delle risorse pubbliche, avrebbe consentito la realizzazione di una struttura portuale da 150 posti barca, di proprietà pubblica, capace di garantire, oltre ai posti di lavoro, entrate strutturali nelle casse comunali. Credo” conclude Coppola, “che non sia più consentito continuare a sbagliare e che la politica cittadina oggi debba riappropriarsi della responsabilità di creare condizioni di crescita urbanistica e sviluppo strategico del territorio.

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