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Giovedì, 18 Aprile 2024
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Gallipoli, un Ecocentro per "spingere" la differenziata

Approvato dal Comune il progetto esecutivo che sarà realizzato con i fondi dell'Ato Le2. Sorgerà tra le vie Pavia, Spoleto e Imperia. La raccolta in città è ferma all'1,78 per cento

Raccolta differenziata al palo? Anche a Gallipoli è in arrivo l'Ecocentro, ovvero un'area appositamente attrezzata dove sia i privati, che le attività produttive, potranno conferire tutti i materiali recuperabili e tutti i rifiuti per i quali è vietato lo smaltimento in una normale discarica. Un supporto in più per spingere ed implementare la raccolta differenziata e che si integra con il cosiddetto servizio "porta a porta" o per mezzo dei contenitori "multicolore". D'altro canto la relazione al Bilancio di previsione 2008 del commissario prefettizio, Angelo Trovato, è stata più che eloquente: "L'unica possibilità per non continuare a incidere con l'aumento dei tributi è la diminuzione dei costi ed in particolare costi di raccolta e smaltimento rifiuti e debiti fuori bilancio. Riguardo quest'ultimo nella logica sia di eco-compatibilità che di risparmio dei costi diviene fondamentale l'attivazione di un efficiente servizio di raccolta differenziata che questa amministrazione non ha potuto avviare per le note vicende che vedono il Comune in attesa del bando che l'Ato dovrebbe emanare".

Il nodo rifiuti in quel di Gallipoli rimane sicuramente uno dei punti caldi da risolvere nella prossima legislatura comunale. Con lo spettro "lodo Seta" sempre incombente (ma nell'esercizio finanziario approvato dal commissario straordinario il Comune è riuscito ad accantonare almeno la somma di 1milione e mezzo di euro per far fronte ad una eventuale soccombenza nel lodo arbitrale) e con l'Autorità di bacino che ancora non ha provveduto ad espletare una nuova gara d'appalto per l'affidamento del nuovo servizio di igiene pubblica e di raccolta e smaltimento dei rifiuti. Attese e inefficienze del servizio (a costi non certo irrisori e coperti ad oggi solo al 65% dal gettito delle relative entrate tributarie) che penalizzano la vocazione turistica della città bella che rimane bella sulla carta e con troppe....."carte a terra" per usare un ironico eufemismo. Colpa comunque anche di chi contribuisce, con i suoi comportamenti poco civici, a sporcare la città stessa.

Di fatto, tornando in tema di "differenziata", c'è da registrare che la percentuale della raccolta in quel di Gallipoli è ferma appena al 1,78 per cento per le problematiche già evidenziate. Con notevoli ripercussioni sull'innalzamento della Tarsu (circa il 35 per cento in più) approvato nell'ultimo Bilancio, per la copertura dei costi di gestione del servizio. E pensare che come riferiscono da Palazzo Balsamo "un incremento anche solo dell'8% della raccolta differenziata, che portasse la percentuale complessiva al 10%, pur sempre inferiore alla media provinciale, porterebbe comunque ad un risparmio di circa 110mila euro per le casse comunali". E allora per correre ai ripari, in uno degli ultimi atti approvati dal commissario prefettizio Trovato, rientra anche quello dell'approvazione del progetto esecutivo per la realizzazione di un primo Ecocentro atto ad integrarsi con il servizio della raccolta differenziata e capace di ridurre la quantità di materiale da conferire in discarica.

Si tratta in buona sostanza di dare esecutività alla progettazione complessiva messa in piedi dai tecnici del Consorzio dell'Ato Le2 che finanzierà anche tutti i costi di realizzazione grazie ai fondi Por-Puglia nell'ambito della misura 1.8 per il miglioramento della gestione dei rifiuti. L'Ecocentro sarà realizzato nell'area recitata che insiste nel quadrilatero tra le vie Pavia, Imperia e Spoleto ovvero prospiciente la sede degli uffici comunali di via Pavia appunto e il parco di via Firenze. Qui i cittadini residenti e le aziende, tra qualche tempo, potranno conferire tipologie di rifiuti secondo gli esempi riportati di seguito:

- Beni durevoli (frigoriferi, surgelatori e congelatori, televisori e monitor, computer, lavatrici e lavastoviglie, condizionatori d'aria).
- Beni ingombranti (poltrone e divani, materassi e reti per letti, mobili vecchi, materiale ferroso e altri oggetti in metallo di grandi dimensioni, damigiane e grosse taniche, lastre di vetro e specchi, lavatrici e stendi-biancheria, biciclette vecchie).
- Rifiuti speciali urbani (tutti quei materiali che a vario titolo sono composti o contaminati da elementi chimici pericolosi (residui di vernici, inchiostri, adesivi e resine rimasti nei barattoli al termine delle attività del bricolage domestico, bombolette spray e residui di fitofarmaci e antiparassitari usati nella cura del verde domestico).
- Rifiuti inerti (ceramiche, terre, cemento, mattoni, ecc.) in modiche quantità e non derivanti da interventi di demolizione.
- Altri rifiuti (olii esausti vegetali e animali, olii esausti minerali, polistirolo in grandi quantità o derivante da imballaggi, lastre di vetro, pneumatici usati, batterie al piombo, prodotti etichettati "T" e/o "F")
Verde e ramaglie (sfalci d'erba e fiori recisi, piante, ramaglie, potature di piccoli arbusti e siepi, residui vegetali da pulizia dell'orto). Si possono inoltre portare all'Ecocentro: vetro, plastica, alluminio, altri metalli, carta e cartone.

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