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Il commissario revochi il bando dell'Aro11/Le

Gli attivisti del gruppo di lavoro “Ambiente ed Urbanistica” rilevando cinque punti critici di natura economica e di inefficienza del servizio, hanno chiesto in via di autotutela la REVOCA dell’intera procedura di gara (ai sensi dell’art. 21 quinquies legge n. 241/1990), che scadrà lunedì 30 novembre. A tutela del pubblico interesse ravvisiamo l’opportunità di provvedere ad una NUOVA GARA D'APPALTO per un servizio di raccolta efficiente ed economicamente vantaggioso per il comune e la cittadinanza.

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di LeccePrima

Gli attivisti del M5S di Gallipoli inviano una relazione in autotutela chiedendo la revoca del bando di gara per antieconomicità e rilevano che nessun altro ha ravvisato nulla di anomalo.

Gallipoli 27/11/2015 - Questa mattina il Meetup gallipolino, formato da attivisti iscritti al MoVimento Cinque Stelle, hanno protocollato un'importante istanza indirizzata al Commissario Prefettizio Guido Aprea dopo aver approfonditamente analizzato il bando di gara per l’affidamento del servizio di pubblica igiene urbana nell’ ambito di raccolta ottimale (ARO 11/LE ) di cui Gallipoli è capofila.

Gli attivisti del gruppo di lavoro “Ambiente ed Urbanistica” rilevando cinque punti critici di natura economica e di inefficienza del servizio, hanno chiesto in via di autotutela la revoca dell’intera procedura di gara (ai sensi dell’art. 21 quinquies legge n. 241/1990), che scadrà lunedì 30 novembre.

A tutela del pubblico interesse - dichiarano gli attivisti pantastellati - ravvisiamo l’opportunità di provvedere ad una nuova gara d'appalto per un servizio di raccolta efficiente ed economicamente vantaggioso per il comune e la cittadinanza. Stiamo lavorando ad una proposta programmatica partendo dalla concezione che il rifiuto è un bene, con un valore monetario ed un mercato specifico, di cui deve beneficiare la collettività e non rappresentare un' ulteriore fonte lucrativa per il gestore privato, che già incassa dal servizio di raccolta. Servizio ch,e in questo bando di gara, mal specifica costi, durata, numero e qualifica del personale, sopratutto per quei sevizi denominati “a richiesta”. Oggi i gallipolini pagano circa 400.000,00 euro di eurotassa per il mancato raggiungimento dell’ obiettivo minimo di raccolta differenziata – puntualizzano gli attivisti – siamo tra i peggiori esempi nel Salento, quando con una raccolta e gestione virtuosa della FORSU ( frazione organica del rifiuto solido urbano ) non solo risparmieremmo ma ne trarremmo benefici economici ed ambientali.”

Dal capitolato d'appalto si evince una gestione dei profitti dell'azienda aggiudicatrice derivanti dalla vendita delle materie prime secondarie ( carta, plastica, metalli ) e servizi insufficienti rispetto al carico demografico gallipolino, come il servizio di lavaggio strade quasi insistente e che, a parere dei sottoscrittori dell'istanza, metterebbe a rischio la salute pubblica portando alla nascita di emergenze da gestite con procedure d'urgenza, immediate ed antieconomiche, aumentando il carico delle strutture sanitarie locali già allo sbando.

"Non possiamo non notare - stilettano i cittadini pantastellati - che le altre forze politiche, in odor di campagna elettorale, scopiazzano le iniziative di lavoro dal basso tipiche del MoVimento Cinque Stelle, ma che quando si tratta di difendere, come in questo caso, gli interessi dei cittadini, al solito latitano.Nessun gruppo politico nuovo e "diversamente nuovo" alla Fasano, infatti, sembrerebbe aver infatti ravvisato nulla di anomalo nel bando. Disattenzione - chiedono ironici - o solita vecchia politica del "volemose bene"? 
Ci auguriamo - concludono - che il commissario, esaminata la nostra relazione, revochi l'intera procedura di gara e ci chiami in audizione per sottoporgli il nostro progetto che mira ad organizzare un percorso virtuoso, come ogni buon politico dovrebbe fare, partendo della gestione del rifiuto, passando dalla raccolta del compost prodotto dal cittadino, alla nascita di comitati di controllo dei servizi di igiene urbana, sino alla realizzazione di impianti di riciclo e riuso, puntando alla tutela ambientale e alla creazione di nuove opportunità' di lavoro!”.

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