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Mistero sullo Ionio: bruciano auto di pescatore e operaio della darsena

Gli incendi a distanza di mezzora, rispettivamente a Gallipoli e Santa Maria al Bagno. Indagano gli agenti di polizia

GALLIPOLI – Bruciano altre due autovetture nel Salento. E’ accaduto nel giro di mezzora, nella notte, rispettivamente a Gallipoli e Santa Maria al Bagno. Nel primo episodio, in corso Italia, è andata a fuoco la Fiat Marea di un pescatore del luogo, che si trovava parcheggiata all’altezza del civico 6, nel piazzale adiacente l'ex casa di riposo dei Cappuccini e attualmente in disuso.IMG_0998-2  Le fiamme sono divampate intorno alle 2,30, per cause ancora in fase di accertamento e hanno completamente avvolto la vettura di un 66enne del luogo. Propagatosi per alcuni metri, però, il fuoco ha anche colpito una Fiat Punto, che si trovava in sosta nelle vicinanze. Sul posto sono giunti i vigili del fuoco del distaccamento di Ugento, assieme ai colleghi del comando della Città Bella.

Spente le fiamme, che hanno provocato danni ingenti, i pompieri non hanno rinvenuto nulla di sospetto attorno al mezzo, ma non escludono tuttavia la pista dolosa.  Le indagini sono nelle mani degli agenti di polizia del commissariato gallipolino, guidato dal vicequestore aggiunto Marta De Bellis. E’ mistero su quanto accaduto poiché, pochi minuti prima, era andata a fuoco anche un’altra vettura, questa volta a Santa Maria al Bagno, la marina di Nardò.

Dove il rogo ha consumato una Smart, intestata a un 30enne residente nel borgo ionico, e impiegato come operaio presso la darsena gallipolino. La vettura sarebbe anche in uso al resto della famiglia. Pompieri gallipolini e agenti del commissariato neretino, coordinato dal vicequestore aggiunto Pantaleo Nicolì, hanno proceduto alle operazioni di messa in sicurezza dell’area e al successivo sopralluogo. Nulla di eclatante è stato trovato sul posto, ma al momento non è possibile escludere alcuna pista. Singolare la coincidenza che lega i due episodi, avvenuti quasi parallelamente: entrambi i malcapitati proprietari, infatti, lavorano nella Città Bella, in ambito marinaro. Un aspetto, come tanti altri, che sarà analizzato dagli inquirenti.

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