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L’ex Ceduc pronto per essere attivato. Sarà residenza per anziani e Comunità per minori

Ad un anno dall’aggiudicazione della gara e dopo i ricorsi amministrativi il Comune ha definito l’affidamento dell’immobile alla Salento Rssa

GALLIPOLI – A quasi un anno di distanza dall’assegnazione nella gara di evidenza pubblica e terminata, ad inizio estate, la doppia battaglia giudiziaria dinnanzi al Tar e al Consiglio di Stato,   tornerà finalmente ad essere pienamente operativo e funzionale l’ex Ceduc, il centro educativo   climatico del lungomare Galilei. Da qualche giorno, infatti, sono state espletate ed ultimate le   procedure che hanno portato alla consegna dell’immobile, da diverso tempo lasciato nel suo stato di abbandono e preda anche di diverse incursioni vandaliche, in favore della ditta che è risultata vincitrice della gara, la Salento  Rssa di Novoli, che, come da progetto presentato, provvederà a  realizzare una residenza comunale socio-sanitaria ed assistenziale per anziani e comunità di pronta accoglienza per minori, con una disponibilità di 40 posti letto (per la residenza socio sanitaria assistita) e di 12 posti per la pronta accoglienza.

Dopo gli interminabili lavori di riqualificazione completati da alcuni anni e l’attesa per definire il futuro prossimo dell’ex Ceduc, si ritorna a parlare dunque di una nuova progettualità definitiva tesa a garantire l’utilizzo della struttura. L’amministrazione comunale del sindaco Stefano Minerva già a gennaio dello scorso anno aveva riproposto al centro dell’attenzione della giunta comunale le determinazioni per riavviare le procedure per portare ad un adeguamento dell’immobile e ad un suo prossimo utilizzo per finalità sociali, di accoglienza e assistenziali. La giunta con quell’atto aveva infatti dato incarico agli uffici comunali di predisporre uno studio di fattibilità per adeguare il complesso dell’ex Ceduc alla sua nuova destinazione in qualità di Residenza socio sanitaria assistenziale rivolta ad anziani non autosufficienti e a Comunità di pronta accoglienza per minori. Il tutto tenendo conto che tanto la Rssa che la Comunità di pronta accoglienza rientravano già nelle previsioni del Piano 2014-2016 dell’Ambito sociale di zona di Gallipoli, essendo la città carente di tali strutture, nonché nell’Atlante dei servizi sociali e socio sanitari in Puglia in ordine al grado di copertura della popolazione anziana e nella fascia dei minori di 18 anni. Nel novembre scorso era giunta a conclusione anche la relativa gara pubblica per l’assegnazione in concessione della struttura, per 25 anni, affidata alla società novolese. Ma da quel momento la situazione era tornata a quella di stallo a causa di un ricorso e dall’impugnazione del bando, avanzato principalmente  dalla società Santa Rita Srl di Alezio e dall’associazione di categoria, che ritenevano che le strutture socio assistenziali già esistenti ed operanti in quel di Alezio e Taviano fossero sufficienti a garantire il fabbisogno dell’ambito sociale di zona dell’area gallipolina. Superati i responsi del Tar e il ricorso in appello al Consiglio di stato, ora il Comune ha avuto il via libera per completare l’affannoso iter che porterà alla riapertura funzionale della struttura.     

Verrà dunque utilizzato per fini socio-sanitari ed assistenziali l’immobile con una superficie coperta di oltre mille metri quadri, che insiste su un lotto di terreno dell’estensione di circa due ettari e mezzo. “Un risultato importante” dichiara il sindaco Stefano Minerva, “che non esito a definire  storico, atteso che consentirà di garantire un servizio aggiuntivo, nel settore assistenziale e socio sanitario,  per il territorio cittadino garantendo al contempo un duplice obiettivo: vale a dire tanto il  recupero di un bene comunale che verteva in stato di abbandono quanto la possibilità di avere un introito certo per le casse comunali”.  All’interno del lotto sono inoltre presenti altresì delle aree per  attrezzature sportive in disuso consistenti in due campi da tennis ed un campo di calcetto, oltre ad un percorso salute che saranno ripristinati e valorizzati. Tuttavia per gli interventi da eseguire, compresa la sistemazione delle aree esterne di pertinenza, il concessionario dovrà comunque predisporre un apposito progetto esecutivo che dovrà sempre essere vagliato ed approvato dal Comune. L'ultimazione dei lavori dovrà avvenire entro tre anni. Nel dettaglio l'immobile sarà utilizzato per assicurare agli ospiti prestazioni di tipo alberghiero, di assistenza tutelare diurna e notturna, sanitaria e riabilitativa, ad elevata integrazione socio-sanitaria, infermieristica, culturale e ricreativa, dirette a recuperare e mantenere le migliori condizioni di salute degli ospiti, ovvero a garantire adeguata assistenza agli anziani. Inoltre la concessione, venticinquennale, consentirà al Comune di incassare un canone annuo di oltre 25mila euro quale corrispettivo dovuto per l’affidamento della concessione con un incremento del 5 per cento a rialzo della base d’asta.

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