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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Gallipoli Racale

La “fuga” del cigno nel seno del Canneto, falliti i tentativi di recupero

Pompieri e capitaneria per ora senza risultati. L’esemplare ferito scappato dalla villa dell’imprenditore Salvatore De Lorenzis

GALLIPOLI – Più che una fuga vera e propria sembra una tranquilla danza nel cristallino mare gallipolino quella messa in auge da almeno una settimana da un esemplare di cigno reale che questa mattina ha tenuto impegnati anche vigili del fuoco e personale della capitaneria di porto che hanno tentato di recuperarlo.

Tentativo che si aggiunge a quello, poi rimandato, avviato anche durante la notte appena trascorsa dopo una segnalazione giunta alla sala operativa del comando dei pompieri sempre da Gallipoli. L’esemplare risulterebbe ferito ad un'ala e forse anche da una zampa e questo farebbe temere per la sua incolumità viste le difficoltà, con il passare del tempo, che potrebbero subentrare nell’approvvigionamento di cibo e di acqua da bere.

Sebbene  i cigni non abbiano remore ad adattarsi ad ambienti marini e salmastri, non è certo il mare il loro habitat naturale prediletto, e quindi anche le difficoltà nel reperire il nutrimento (sono uccelli essenzialmente erbivori, che si cibano di piante acquatiche che prendono con il becco, grazie al loro lungo collo, immergendosi nel fondo) e l’acqua dolce costituiscono una seria minaccia. Da qui l’allerta lanciata nelle ultime 24 ore, già in due occasioni, dal legittimo proprietario e dal personale del noto ristorante Marechiaro che hanno segnalato la necessità di recuperare l’animale per poi sottoporlo alle cure veterinarie necessarie.

L'inafferrabile esemplare

L’esemplare risulta infatti di proprietà dell’imprenditore salentino, originario di Racale, Salvatore De Lorenzis, che ha raccontato di aver smarrito nei giorni scorsi un esemplare di cigno regolarmente registrato (l’animale è infatti dotato di microchip) e custodito nella sua villa e che ha riconosciuto in quello che da giorni si aggira nel mare di Gallipoli.

E’ stato lo stesso imprenditore, temendo per l’incolumità dell’animale, con l’ausilio del direttore di sala del ristorante, Francesco Boellis, ad allertare, già la notte scorsa, una squadra dei vigili del fuoco e della guardia costiera per tentare un primo intervento di salvataggio. Tentativo non andato a buon fine perché il cigno, dopo aver transitato tra le arcate del ponte, ha ripreso il largo in totale tranquillità.

Un nuovo avvistamento e una nuova chiamata al centralino dei vigili del fuoco è poi giunta questa mattina quando il cigno è ricomparso, ormai come consuetudine da alcuni giorni, nei pressi del porticciolo del Canneto e dello scalo del Rivellino. Una squadra di pompieri e un mezzo della capitaneria si sono recati nella zona, nei pressi del ponte seicentesco, e anche con l’ausilio di una barca di un pescatore, adagiata nello scalo di alaggio, i caschi rossi hanno tentato un “cauto” avvicinamento per recuperare il cigno che si era spinto verso le mura del castello.

Ma anche questo secondo tentativo si è presto rivelato infruttuoso in quanto il cigno, con la solita tranquillità e destrezza, facendosi scudo naturale tra il monumento al riccio e la scogliera affiorante, si è nuovamente allontanato. E la “fuga”, per altro del tutto tranquilla, per ora continua.

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