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Venerdì, 29 Marzo 2024
Gallipoli

Minerva: “Io garante dei sindaci. La Provincia ha ancora un ruolo importante”

Il sindaco Dem di Gallipoli eletto nuovo presidente a Palazzo dei Celestini. “Simbolo del cambio generazionale della politica”. Tutela dell’ambiente e svolta nella viabilità e nei trasporti tra le priorità. “Trasversali perché più credibili, per questo Andare Oltre ci ha scelto”

LECCE – Un pugno sinistro chiuso in segno di vittoria sguainato nei meandri di Palazzo dei Celestini per festeggiare l’investitura sonante in qualità di prossimo presidente della Provincia di Lecce, e ora la volontà di aprire una nuova fase di rinnovamento della politica territoriale. Per il sindaco Dem di Gallipoli, Stefano Minerva, 32 anni, neo eletto quale successore di Antonio Gabellone, la risvolta generazionale sulla nomenclatura politica della vecchia guardia prosegue dopo la vittoria al fotofinish del 2016 nella città bella.

Ora come allora anche nella corsa allo scranno più alto del palazzo della Provincia hanno pesato i voti ponderali e trasversali (che hanno allargato il bacino dei consensi riversati nella figura del candidato del Centrosinistra e spaccato il fronte a supporto del competitor Gianni Marra) dei battitori liberi e dei movimenti civici che hanno voltato le spalle, scientemente, al Centrodestra, rivendicando considerazione e rispetto.

Sugli oltre 51 mila consensi incassati da Minerva, pari al 58 per cento, le espressioni di voto legate al movimento politico del sindaco di Nardò, Pippi Mellone, di Andare Oltre Italia, e quelle dei sessanta e più amministratori di Puglia Popolare hanno pesato non poco, con oltre 10 mila voti ponderati che hanno incrementato e favorito il divario verso la vittoria finale. La scelta di un giovane sindaco al timone della Provincia, che ha parlato dei problemi del territorio, sembra poi aver fatto il resto per dare un segnale inequivocabile di discontinuità politica e, si spera, anche amministrativa nonostante forti segnali di dissenso e feroci critiche sulla gestione del sindaco a Gallipoli non sono certo mancate in questi anni. E nel day after elettorale ora per Minerva è già tempo di onorare il nuovo impegno amministrativo come elargito subito dopo la proclamazione di mercoledì notte.                             SDC_8233-2

Sindaco, anzi presidente Minerva, da dove nasce la vittoria su Marra?

"Onestamente lo avevo detto già in questi giorni di essere sicuro di avere più chance del candidato del Centrodestra per il semplice fatto che la mia candidatura non è stata una scelta posticcia o arruffata, nata all’ultimo momento, ma più che altro un’investitura che va letta anche nell’ottica di rilancio della politica dal punto di vista del ricambio generazionale e dal punto di vista della freschezza delle idee".

Per dirla tutta, è stato decisivo l’apporto di Mellone, Andare Oltre e Puglia Popolare.   

"Con queste elezioni della Provincia di Lecce, come abbiamo avuto modo di analizzare con esponenti del partito e della colazione, abbiamo dimostrato che il Centrosinistra può allargarsi e vincere. Con tanti sindaci e amministratori abbiamo costruito un rapporto di fiducia e di speranza, per le istituzioni, ma soprattutto per le comunità. Andare Oltre e altre compagini politiche hanno sposato il nostro programma elettorale ed hanno deciso di votare per noi perché quel programma era più credibile e più efficiente per il territorio e per questo ringrazio Pippi Mellone e tutti coloro che hanno votato per me e per una nuova idea della politica che guarda ai giovani amministratori. E ringrazio il presidente uscente Antonio Gabellone per il lavoro svolto fino ad ora".    

Da domani è già tempo di lavorare sodo non solo a Gallipoli, ma anche in Provincia. Da dove si inzia?

"Inizia certamente un nuovo percorso che mi vede il sindaco di tutti i sindaci della Provincia di Lecce. Mi sento pronto ora a scendere in campo con serietà e impegno, senza mettere mai in secondo piano la mia città di Gallipoli. Inizia una fase impegnativa, di reciproco dialogo con tutti i comuni della nostra provincia e spero sia solo l'inizio di un fruttuoso percorso condiviso. Il presidente della Provincia diventa il sindaco dei sindaci e tra i sindaci che raccoglie le istanze dei territori e dei singoli comuni e le fa diventare esempi di buona politica. Dovremo diventare il supporto di tutti i Comuni anche nelle progettazioni".

Con le Province ormai svuotate, soprattutto di risorse e compiti, non può essere solo una rogna fare il presidente?

"Sicuramente fare il presidente della Provincia è un impegno in più rispetto alle attività politiche e amministrative già in auge, ma al tempo stesso si tratta di rappresentare degnamente tutti i comuni del Salento e quindi tutti i sindaci e i cittadini di questo territorio straordinario. Ritengo da sempre che fare politica e amministrare una comunità non è mai una rogna, ma un dovere civico. Ritengo che quella del presidente rimanga una figura importante, pur essendo la Provincia un ente ormai svuotato di molti ruoli e competenze e soprattutto di risorse ma che resta pur sempre un contenitore amministrativo nel quale il presidente può e deve portare avanti le istanze che rivengono dai singoli sindaci e dai territori comunali".

Trasporti e ambiente sono le aeree di intervento più importanti: ha già idea di come intervenire?

"Sì, credo che trasporti e ambiente sono due delle tematiche fondamentali in cui la Provincia è chiamata a fornire un contributo importante per lo sviluppo del territorio dei prossimi anni. Per quanto concerne il sistema dei trasporti si lavorerà su viabilità e collegamenti di questo territorio per rendere moderna anche l’accoglienza turistica e per implementare il concetto di Salento come territorio non più isolato e difficile da raggiungere. Nel nostro programma abbiano delineato sette proposte che tengono conto delle priorità e delle potenzialità dell'intero territorio provinciale. Si partirà dal supporto amministrativo ai Comuni, con una cabina di regia provinciale che abbia come compito principale quello di informare, supportare e rafforzare le competenze legate alla programmazione e alla progettazione comunitaria, nazionale e regionale. Per poi toccare temi e competenze centrali come la viabilità, i trasporti, l'edilizia scolastica, lo sviluppo turistico, l'agricoltura, lo sviluppo economico e politiche del lavoro. Sono convinto che occorra costruire un Piano territoriale per l’Ambiente in accordo con i comuni, un piano che individui tutte le emergenze del territorio, delle possibili soluzioni a quelle emergenze e che tenga conto delle nostre potenzialità".

"Dovrà essere poi la Provincia, riappropriandosi del suo ruolo politico, a portare quelle istanze agli enti preposti, primo fra tutti la Regione Puglia. Sul tema dello smaltimento dei rifiuti, come sappiamo, la provincia di Lecce è piena di impianti per il trattamento finale, molti dei quali privati e in concessione, fatto questo che comporta un aggravio dei costi per i Comuni, che necessitano di un raccordo forte con la Regione Puglia. In questo senso, la Provincia deve farsi punto di riferimento per i Comuni e mirare ad una chiusura del ciclo dei rifiuti che non impatti sulle tasche dei cittadini. Ovviamente bisognerà mettere in campo tutte le iniziative possibili per limitare la produzione dei rifiuti e favorire il riutilizzo, il riciclaggio ed il recupero. Rilanciare lo sviluppo turistico del territorio rispettando l’ambiente e partendo dalle bellezze naturalistiche è possibile ripensando delle politiche innovative di gestione degli ecosistemi naturali".

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