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Notte di roghi per le vie della città. Furto e in fiamme due autovetture

Intervento dei vigili del fuoco in via Udine e via Tommaseo, distanti poche decine di metri, per domare l'incendio di una Panda di proprietà di una casalinga e della Lancia K di Corrado Calvi. Si sospetta il gesto di un balordo

 

GALLIPOLI - Notte di fuochi e gesti balordi quella appena trascorsa per le vie di Gallipoli. Ma nulla di eclatante a quanto pare dalle prime ricostruzioni degli investigatori. Poco dopo le 23 di ieri, in fiamme due auto all’estremo lembo di via Udine e in via Tommaseo, due strade distanti una manciata di metri l’una dall’altra che sfociano sul lungomare Galilei. I vigili del fuoco del distaccamento locale sono intervenuti nel giro di venti minuti per domare le fiamme che hanno interessato dapprima una vecchia Fiat Panda parcheggiata nei pressi di un condominio di via Udine, e poco dopo una lancia K alimentata a Gpl, che ha subìto i danni maggiori. Completamente distrutto l’abitacolo, il parabrezza e il vano motore. E solo l’intervento tempestivo dei caschi rossi, allertati da un residente della zona, ha evitato conseguenze più gravi.

Sul posto nella tarda serata di ieri sono interventi anche i carabinieri della compagnia di Gallipoli che hanno avviato le indagini per capire se tra i due episodi ci siano dei collegamenti. Stamattina invece effettuati i rilievi anche della Scientifica del commissariato locale. Sembra indubbio infatti che l’autore del gesto, per ora riconducibile a quello di un balordo, sia lo stesso. Nella caserma di via Pagliano è stato anche ascoltato un 40enne del posto visto agirarsi con fare sospetto nella zona nella serata di ieri.

Ma al momento non ci sono altri riscontri o provvedimenti a suo carico.  Di certo c’è che i danni maggiori sono stati quelli subiti dalla Lancia K parcheggiata su via Tommaseo, il cui proprietario è Corrado Calvi, 74 enne e noto imprenditore e politico storico della destra gallipolina. Ma per gli investigatori e anche per il diretto interessato l’episodio non ha alcuna attinenza con le sue attività o con la sua militanza politica.

Di minore entità i danni subiti dalla Fiat Panda di proprietà di una casalinga del posto, Maria Di San Carlo, 44 anni e moglie di un dipendente comunale. A fuoco un sedile e l’abitacolo e i vetri anneriti. Dall’auto è stata asportata una vecchia autoradio. La tempistica, la vicinanza delle strade e le analoghe modalità: vetro del lato passeggero infranto, e incendio appiccato ai sedili, confermerebbero la matrice del tentativo di furto e il danneggiamento ad opera di uno stesso individuo.               

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