Ospedale e nautico, figli della stessa incapacità amministrativa
GALLIPOLI - Futuro dell’ospedale e dei reparti nevralgici e recupero dell’ex istituto Nautico
al centro della querelle politica. E ora anche il gruppo consiliare e l’associazione di Gallipoli
2012 affonda il colpo. Non lesinando attacchi nei confronti dell’amministrazione locale retta
dal sindaco Francesco Errico. E sentenziando che le ripercussioni in negativo che aleggiano su
ospedale e Nautico sono “figlie della stessa incapacità amministrativa”. Dall’associazione legata
all’ex candidato sindaco Aldo Petrucci e al consigliere Luigi Suez viene reiterata l’accusa sulle
“responsabilità, tutte locali, che stanno producendo il progressivo depauperamento del nosocomio
gallipolino”. Il tutto acuito dalla recente notizia del trasferimento del primario di Ortopedia, il dottor
Walter Mega, “un professionista che era riuscito a risollevare i giudizi di qualità sulla struttura”. Ma
l’attenzione di Gallipoli 2012 torna a focalizzarsi sul nodo dell’istituto Nautico, della vecchia sede
priva di “risorse” e del corso di studi a rischio.
“È abbastanza chiaro che tutto gioca in favore del trasferimento dei corsi di studio da Gallipoli a
Tricase” scrivono in una nota i petrucciani “lì si aprono nuove classi, qui a Gallipoli non si trovano
spazio e risorse per mantenere quelle esistenti. Già lo scorso luglio abbiamo proposto la soluzione,
fare una rinuncia dolorosa, programmando la vendita del vecchio e decadente ex convento dei
Francescani Riformati, nel centro storico ed utilizzare il ricavato per ristrutturare l’istituto Nautico
nella sua storica sede di piazza Malta”. Ma tale ipotesi secondo Gallipoli 2012 è passata in
subordine. Privilegiando altre strade maestre.
“Quando si ha a che fare con un’amministrazione inconcludente e che spesso nasconde desideri
inconfessabili, nessuna proposta può trovare accoglienza” accusano dall’associazione, “e come
per l’ospedale tutto è già deciso. Il complesso di piazza Malta, che andrà progressivamente
deteriorandosi, è destinato alla vendita. Meglio quindi rinunciare al Nautico, dopo aver rinunciato
ai Salesiani, anche lì una scuola vista mare?”. Il giudizio di Gallipoli 2012 è quindi impietoso: “Noi
la proposta l’avevamo fatta” concludono dall’associazione, “a proposito di opposizione preconcetta.
Non ci hanno voluto ascoltare, e ora l’istituto Nautico è destinato ad una lenta agonia”.