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Furia di Italia Destati sul cantiere: “Lavori inadeguati. Quei massi sono pericolosi”

Il movimento presieduto da Quintana attacca l'amministrazione per gli interventi sulla banchina della Giudecca. "Forte impatto ambientale e a rischio la sicurezza". Se non si cambia pronto sit-in di protesta nei pressi del cantiere

GALLIPOLI -  E mentre sul versante di scirocco sono in corso i lavori per la messa in opera dei primi frangiflutti nei pressi della banchina della Giudecca, arrivano le rimostranze del neo movimento “Italia Destati” presieduto dal consigliere provinciale Sandro Quintana. Il quale senza mezzi termini lamenta che “quei frangiflutti a ridosso della litoranea sono pericolosi”. Non escludendo che si possa inscenare un sit-in per protestare contro l’esecuzione dei lavori in questione. 

“I frangiflutti, pur necessari, invece di essere posizionati in mare o di fronte alla barriera, già crollata in passato per le forti mareggiate e non ultimo per la tromba d’aria del 19 novembre scorso, sono stati collocati a ridosso della strada” ammonisce il presidente di Italia Destati, “ed inoltre la barriera, così costituita, è a forte impatto ambientale e ora aumenta anche il rischio sicurezza nelle eventuali e future mareggiate. In questa situazione” denuncia Quintana, “si rischia di trovarsi i massi per strada.

I lavori sono necessari, ma sarebbero svolti senza tener conto della durata della messa in opera dei frangiflutti e della relativa sicurezza. In questo modo i soldi pubblici vengono spesi male, senza controllo ed ordine da parte dell’amministrazione comunale votata più alle autocelebrazioni per i lavori di ripristino della barriera marina che per la sicurezza di luogo e cittadini”.

Gli attivisti del movimento Italia Destati si dicono quindi pronti ad una manifestazione di protesta. “La politica deve essere attenta e farsi carico della tutela dei cittadini e dell’ambiente” incalza Quintana, “per questo siamo pronti ad avviare un sit-in di protesta, fuori dal cantiere, per manifestare una chiara presa di posizione e di opposizione al tempo stesso affinché si possano tutelare territorio e cittadini da eventuali pericoli e rischi con le mareggiate.

Possibile” conclude Quintana, “che il sindaco Francesco Errico e la sua amministrazione non si siano accorti di nulla? Possibile che nessuno controlli o passi da quella zona per rendersi conto di come quei lavori siano sbagliati e quindi pericolosi?”. Un primo banco di prova potrebbe essere proprio il peggioramento del tempo di queste ore e l’aumento del moto ondoso. E nella speranza che i timori lamentati si rivelino inesatti.   

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