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Quintana: “Ingerenze sulla Seta? Ho denunciato solo le inefficienze”

Anche il consigliere provinciale attaccato per le sue critiche nei confronti della Seta-Cogei prende posizione nella vicenda. “Danneggiato il Comune. I documenti e le verifiche confermano la scadenza del servizio”

 

GALLIPOLI - Tirato per la giacchetta nel calderone delle polemiche sul contenzioso tra la Seta-Cogei e il Comune di Gallipoli per i suoi interventi e le denunce sull’operato della società e sulla precarietà dei lavoratori, anche il consigliere provinciale, Sandro Quintana, ora batte le carte. E replica ai rilievi e al j’accuse a firma della società di igiene urbana che oltre a mettere in rilievo le responsabilità politiche e dell’amministrazione comunale, ha polemizzato sulle “ingerenze” dei politici locali (Quintana compreso) sulla vicenda. E così il consigliere gallipolino ha preso carta e penna e replicato alle accuse dirette. Rimettendo le sue valutazioni anche all’attenzione del sindaco di Gallipoli, Francesco Errico, alla Corte dei conti e soprattutto al procuratore della Dda leccese Cataldo Motta.

E proprio in riferimento alle esternazioni al vetriolo dei vertici societari della Seta-Cogei, a firma del legale rappresentante l’avvocato Venerando Monello, Sandro Quintana pone le sue precisazioni. E rammenta che “le inadempienze della società esecutrice del servizio, sono, finalmente, oggetto di approfondimento degli uffici comunali preposti. E vale la pena ribadire che a fronte di un servizio reso, la cui qualità è sotto gli occhi di tutta Italia, trattandosi di una località turistica,  il Comune di Gallipoli versa un canone annuo al lordo di Iva al 10%, pari a 4milioni e 800mila euro, a cui va aggiunto un costo per Piano estivo di ulteriori 230 mila euro sempre al lordo di Iva. Senza parlare dei circa 12mila euro mensili che il Comune di Gallipoli versa alla società Seta, quale contributo per la raccolta differenziata. Pare opportuno chiarire che i proventi della raccolta differenziata vengono incamerati direttamente dalla società esecutrice del servizio. E questo è un dato di fatto altro che turbativa d’asta” commenta a margine Quintana.

E nella su missiva il consigliere gallipolino pone l’accento sulle altre questioni tirate in ballo dal memoriale Seta. Ed esprime il suo punto di vista, alquanto critico. “Circa le responsabilità di alcuni soggetti che a vario titolo hanno operato nel breve periodo nella vicenda, fermo restando le responsabilità individuali di ognuno, occorre chiarire che sulla scorta delle dichiarazioni rese dall’avvocato Monello, risulta alquanto strano che la società Seta sia venuta a conoscenza solo ora di tali fatti. O meglio, forse era già a conoscenza e se n’è guardata bene dal denunciarlo prima. Alla luce ciò, appare evidente come il danneggiato, non è la società Seta-Cogei ma, il Comune di Gallipoli che si è fatto carico in questi anni di un canone e di costi accessori, assolutamente non confacenti alla prestazione resa sul campo, e tanto si evince da nutrita documentazione disponibile, e il tutto a danno della collettività gallipolina. Per quanto riguarda l’operato di alcuni politici locali” conclude Quintana, “bene hanno fatto a denunciare tale vilipendio alle casse comunali, ricercando nel possibile, soluzioni alternative alla società Seta-Cogei”. 

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