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Quintana: “Stima per Errico, ma le strade si dividono. Meglio soli”

Il segretario dell'Udc stoppa sul nascere la candidatura dell'ex vicesindaco in alleanza con Venneri e Coppola: "No alle vecchie logiche di potere". L'ex presidente dell'assise Picciolo: "Non appoggio nessuno"

 

GALLIPOLI – Scossoni e reazione a catena. Stima, pacche virtuali sulla spalla e contrapposizioni. L’ufficializzazione della candidatura dell’ex vicesindaco Francesco Errico per la corsa alla poltrona di primo cittadino di Gallipoli appassiona e divide. Come era facile immaginare. Intorno alla figura dell’ex numero due di Palazzo Balsamo si sono coagulati il "gruppo storico" dell'Udc cittadina (come ama definirsi l’ala dei centristi in rotta di collisione con il direttivo locale) che fa riferimento diretto all'ex commissario civico Felice Stasi. Ma non solo, a supporto della candidatura ufficiale di Errico si sono schierati, con convinzione, l'ex primo cittadino Giuseppe Venneri, e il suo gruppo di riferimento, e anche la civica "Grande Gallipoli" di Giuseppe Coppola. In tale direzione precisa la sua posizione l’ex presidente del Consiglio comunale, Emilio Picciolo, che pur manifestando l’apprezzamento sulla figura e la professionalità di Francesco Errico sgombera il campo da qualsiasi coinvolgimento nella prossima tornata elettorale. Almeno per ora. Almeno finché non ritroverà credibilità e fiducia in quel mondo politico che nelle ultime esperienze amministrative lo ha profondamente deluso.

“Vorrei solo precisare” interviene Picciolo, “che sono almeno cinque mesi che ho deciso di prendere le distanze da qualsivoglia coinvolgimento politico, di qualsiasi natura. E quindi pur non avendo nulla in contrario alla candidatura del dottor Errico, per ora voglio smentire qualsiasi mia partecipazione diretta ad incontri o alleanze politiche in itinere. Se cambierò idea lo farò sapere di persona”. Per il momento l’ex presidente dell’assise comunale non ha alcuna intenzione di proseguire nel suo impegno politico cittadino. Nè a favore di Errico, ma neanche di altri. In futuro si vedrà.

E in attesa di conoscere le intenzioni anche del Pd gallipolino che dovrà confrontare all’interno del partito la decisione di un eventuale riproposizione delle larghe intese, la fuga in avanti dei moderati gallipolini con l’ufficializzazione di Errico candidato sindaco, ha generato nuovo sconquasso in casa Udc. La reazione del segretario cittadino, Sandro Quintana è arriva a stretto giro di posta. “Al di là della stima che mi lega a Francesco Errico e per la persona di largo spessore politico-morale non posso che fargli i miei migliori auguri per una campagna elettorale che sicuramente lo vedrà tra i favoriti. Mi spiace solo di una cosa, non essere riuscito a far cambiare idea al dottore sulle vecchie volpi che gli ronzano attorno. Gli ho chiesto” continua Quintana, “di scendere da soli fuori da ogni logica del passato. Soli per dare novità e senso ad una futura amministrazione. Caro Francesco, io non faccio alleanze con gente che ha governato Gallipoli e l'ha portata a questo stato. Te ne accorgerai presto: tornano a galla vecchie logiche di potere che ora usano la tua figura per governare alle tue spalle. E a queste logiche di potere io e l’Udc non svenderemo il simbolo del nostro partito”.

Una lunga e corposa replica quella di Quintana che in attesa delle “disposizioni” impartite dai vertici provinciali del partito, e da Totò Ruggeri in particolare, frena al momento qualsivoglia ricongiungimento con la vecchia alleanza di governo a sostegno dell’allora sindaco Venneri. “Anche perchè qui manca ancora un programma condiviso e partecipato con i cittadini e le categorie, e si sta pensando già al candidato sindaco” ammonisce Quintana, “Venneri, Coppola, e compagnia bella che hanno governato per anni questa città cosa hanno prodotto? Gallipoli è stata barattata sui tavoli da gioco della politica per anni, e tu caro Francesco cosa stai facendo? Proponi l'improponibile. La mia stima non cambierà mai nei tuoi confronti e neanche l'amicizia ma politicamente prenderemo strade diverse. E tu Francesco” chiosa il segretario cittadino dell’Udc, “per il bene che ci lega e l'amore per questa città, non accettare questa scellerata alleanza. Scendiamo da soli, senza legami col passato, e se così non sarà io ti auguro ugualmente tutto il bene di questo mondo e una vittoria schiacciante. Ma il tempo mi darà ragione”

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