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Giovedì, 28 Marzo 2024
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Salento e barocco alla conquista dell’Unesco. Vertice a Gallipoli per la candidatura

Su iniziativa del comune ionico il 24 luglio si svolgerà un importante incontro tra amministrazioni comunali e provinciali impegnate nell'iter per il riconoscimento del Salento e del barocco leccese come Patrimonio dell'umanità. Nella proposta anche la tutela degli ulivi

GALLIPOLI – Il territorio del Grande Salento e il barocco leccese accelerano verso il prestigioso riconoscimento di patrimonio inestimabili e inimitabile dell’umanità. Rinsaldando le fila e creando sistema tra municipalità e territori contigui al fine di entrare a far parte della World Heritage List finalizzata al riconoscimento in qualità di Patrimonio mondiale dell’Unesco (vale a dire dell'organizzazione delle Nazioni Unite per l'educazione, la scienza e la cultura). Il Salento e il barocco leccese si giocano le proprie carte puntando sul connubio naturalistico, culturale e architettonico. Attualmente l'Italia è la nazione a detenere il maggior numero di siti inclusi nella lista dei patrimoni dell'umanità, poco meno di una cinquantina (tra gli ultimi il parco dell’Etna e le Dolomiti), seguita dalla Spagna e dalla Cina. Un percorso arduo ma non impossibile quello del riconoscimento internazionale anche per le comunità salentine e il loro patrimonio di valorizzare e tutelare e che vede impegnati in prima fila diversi Comuni. E in tale direzione una nuova iniziativa è stata intrapresa dal Comune di Gallipoli (che già nelle precedenti esperienze amministrative con l’assessore Gabriella Casavecchia aveva sondato il terreno per inserire la città bella nel contesto internazionale) e dal sindaco Francesco Errico, anche in qualità di città che presiede la Commissione della conferenza permanente delle Città storiche del Mediterraneo.           

Il prossimo 24 luglio, a partire dalle 10.30, infatti nella sala consiliare di Palazzo Balsamo, è in programma una riunione operativa tra i Comuni di Gallipoli, Lecce, Galatina, Galatone, Nardò, Otranto, Francavilla Fontana, Martina Franca, Ostuni, Manduria, Mesagne nonché le province di Lecce, Brindisi e Taranto finalizzata proprio al riconoscimento come Patrimonio mondiale dell’Unesco del Salento e del barocco leccese. Un tentativo che insiste sul prodigioso movimento quello del barocco salentino che, legando valori materiali ed immateriali, prospettive di valorizzazione e gestione del patrimonio culturale paesaggistico, distingue in modo speciale le testimonianze del barocco degli edifici religiosi e delle architetture civili ricollegabili alla sua fioritura nel basso e nell’alto Salento. L'idea di fare sistema per raggiungere l'importante obiettivo, è ormai considerata dai vari enti via esclusiva e necessaria per raggiungere il prestigioso riconoscimento e per questo occorre allargare i confini della proposta, dimostrando la capacità del Salento di fare sistema e di porsi in rete con altri siti contigui, dotati di adeguate caratteristiche. 

Nell’ambito incontro si valuteranno tutte le fasi dell’iter in corso e gli accorgimenti necessari per portare a termine favorevolmente la proposta di candidatura del Salento. E inoltre sarà affrontata anche la questione della problematica legata agli olivi del Salento e all’epidemia legata al batterio della della Xylella fastidiosa, che in tutta la sua tragicità potrebbe comunque condurre ad un imponente sostegno del sito ai fini di questa candidatura. Per l’Unesco infatti è molto importante salvare patrimoni in pericolo: sono stati iscritti in lista, dopo il terremoto, il sito di Kotor-Bocche di Cattaro Montenegro e la città di Bam in Iran, permettendo di intervenire fattivamente e anche di trovare fondi per la ricostruzione.

Per gli ulivi secolari e millenari della Puglia e del territorio salentino ci potrebbe dunque essere un'attenzione mondiale per preservarli, onde restituire al Salento, così gettonato dal punto di vista turistico, il suo volto originario. “Si tratta di un appuntamento importante per il nostro territorio e finalizzato a raggiungere un obiettivo di straordinaria rilevanza, per molteplici ragioni” dice il sindaco ionico Errico, “e in tale direzione mi preme ringraziare il professor Raffaele Coppola per il suo importante contributo che ha garantito e che sta garantendo, non lesinando impegno e continua attenzione, per questo iter complesso e per la passione, genuina e disinteressata, con cui si spende per consentire al nostro territorio di avere i giusti riconoscimenti”. Il professor Coppola, infatti, nonostante i suoi molteplici impegni presso la Santa Sede ed il Vaticano, ha confermato la disponibilità a curare gratuitamente gli aspetti giuridici ed organizzativi della procedura, senza alcun onorario, mentre la professoressa Tatiana Kirova, il maggior esperto in campo di candidature Unesco, ha già manifestato la sua disponibilità a condurre insieme con lui, la regia per il riconoscimento del nominato sito come Patrimonio mondiale con il solo rimborso spese e sempre senza onorari.
 

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