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Giovedì, 28 Marzo 2024
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Sos inquinamento: “Grossa chiazza di catrame in mare”. Ma è un’esercitazione

Allarme lanciato stamattina, a Gallipoli, ma si trattava di un'attività simulativa di un intervento per scongiurare un eventuale inquinamento marino: l'addestramento fa parte di "Pollex 2012" disposto dal ministero dell'ambiente

GALLIPOLI -  “Ho rilevato una consistente chiazza di catrame sulla superficie del mare di fronte alle coste gallipoline”: è questa la comunicazione giunta presso la sala operativa della capitaneria di porto di Gallipoli. Ma fortunatamente si tratta solo di una esercitazione. L’attività addestrativa, denominata “Pollex 2012”, disposta dal ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare e dal comando generale del corpo delle capitanerie di porto, si è svolta stamattina a partire dalle 9.40 sotto il coordinamento della capitaneria di porto salentina e del comandante, Giacomo Cirillo.

Lo scopo è stato quello di accertare la capacità di coordinamento da parte del personale militare dipendente nonché tempi di risposta ed adeguatezza delle risorse impiegabili nel caso di inquinamento marino di notevoli dimensioni. L’esercitazione ha comportato la simulazione di un evento che, in funzione delle direttrici del traffico marittimo che si sviluppano nell’ambito delle acque di competenza del compartimento marittimo di Gallipoli, risultasse realistico.

Si è pertanto simulato un inquinamento nelle acque immediatamente prospicienti il porto mercantile che, in carenza di apposito intervento, avrebbe causato lo sversamento sulla costa, sede del parco naturale regionale “Isola di Sant’Andrea e litorale di Punta Pizzo”. A seguito della segnalazione, la sala operativa ha attivato le procedure previste dal “piano locale antinquinamento”, coinvolgendo le dipendenti unità navali d’altura, Cp 261, e costiera, Cp 574, affiancate dal mezzo navale messo a disposizione dalla sezione operativa navale della guardia di finanza.

La direzione generale per la protezione della natura del ministero ha reso disponibile il rimorchiatore “alce nero”, un mezzo navale della società consortile Castalia-Ecolmar, operante in convenzione e altamente specializzato per fronteggiare questa tipologia di emergenze. Coinvolti a vario titolo la Prefettura di Lecce, il Dipartimento militare marittimo dello Ionio e del canale d’Otranto, la direzione marittima di Bari, la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Lecce per gli aspetti penali connessi agli inquinamenti, l’A.r.p.a Puglia d.a.p. di Lecce, il registro italiano navale quale ente tecnico di classifica delle navi, il Comune di Gallipoli, il pilota dei porti di Otranto e Gallipoli, oltre alle forze di polizia presenti sul territorio.

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