rotate-mobile
Giovedì, 28 Marzo 2024
Gallipoli Gallipoli

Strappo in giunta e addio di Piccinno. Minerva medita tra azzeramento e mini rimpasto

Dopo le dimissioni improvvise dell’assessore al Turismo, il primo cittadino intenzionato a rimodulare l’esecutivo e risolvere la crisi lampo. Via al confronto e presto nuova giunta

GALLIPOLI – Lo strappo estivo nella giunta comunale di Palazzo Balsamo dopo le dimissioni presentate ieri mattina dall’assessore al Turismo, spettacolo e commercio, Emanuele Piccinno aprono le porte alla verifica interna tra i gruppi di maggioranza e ad una imminente rimodulazione dell’esecutivo. Il sindaco Stefano Minerva dopo la lettera protocollata in Comune non ha potuto far altro, sul piano formale, che prendere atto della decisione dell’esponente dell’Udc, atteso che secondo le norme contemplate dal testo unico sull’ordinamento degli Enti locali le stesse dimissioni dell’assessore diventano irrevocabili già al momento della loro presentazione. Sul piano politico invece si sarebbe potuta aprire una fase di confronto e chiarimento che avrebbe anche potuto portare il primo cittadino a respingere le stesse dimissioni per poi formalmente riconsegnare, con un nuovo decreto ex nunc, l’incarico assessorile a Piccinno.

Nulla di tutto questo al momento, atteso che la reazione a caldo di Minerva è stata quella di “accogliere la decisione dell’assessore Piccinno, maturata evidentemente per ragioni di divergenza politica e personale, ringraziandolo per il lavoro svolto e rivolgendogli i migliori auguri per il futuro”. Nessun ripensamento dunque per il primo cittadino che nei prossimi giorni ha invece intenzione di mettere mano alla giunta per dar vita alla rimodulazione di incarichi e deleghe già annunciata da tempo e attraverso la quale non solo sostituire la figura di Piccinno, ma anche dar corpo all’azione di rilancio dell’attività amministrativa da lui stesso richiesta nei mesi scorsi e sollecitata anche in senso ai gruppi di maggioranza. Minerva si è concesso qualche giorno di tempo per verificare, anche con la consultazione di partiti e liste civiche di sostegno, le modalità di esecuzione del rimpasto di giunta ed eventuali manovre di allargamento della maggioranza dovesse venir meno anche il sostegno dell’Udc, che per ora non sembra comunque in discussione. Il sindaco ionico, secondo i ben informati, è intenzionato a risolvere in maniera rapida la mini crisi lampo nata dal recentissimo strappo con l’assessore Piccinno e con il caso della consigliera Caterina Fiore.

Il primo cittadino sembra ancora indeciso se dare vita ad un azzeramento totale della giunta e dar vita ad un esecutivo nuovo di zecca, magari con nomine tecniche o esterne, o procedere con un mini-rimpasto che porterebbe a confermare l’attuale vicesindaco Cosimo Alemanno, in quota Grande Gallipoli, e uno tra Dario Vincenti (Puglia in Più) e Silvia Coronese (Noi Giovani con Minerva), e la sostituzione di Piccinno e dell’assessore al Futuro e pari opportunità, Anna Sergi (in quota Crescere Insieme).  Eventuali nomination o ipotesi di new entry nella prossima giunta Minerva sono al momento azzardate anche se non mancano voci insistenti che potrebbero, nel caso di scelta politica, di portare in seno all’esecutive amministratori già rodati come Tony Piteo (ex Pd e ora Gruppo misto) al quale già in passato Minerva aveva chiesto una eventuale disponibilità ad accettare un incarico assessorile e per altro ben visto anche dal gruppo legato al consigliere Totò Guglielmetti, o Titti Cataldi o Paolo Barba per la Puglia in Più. Più farraginoso un tentativo di portare in giunta l’attuale presidente del consiglio comunale, Rosario Solidoro (Pd), per lasciare poi il posto della guida dell’assise in quota Grande Gallipoli con l’indicazione della maggioranza su Cosimo Giungato. Varie ipotesi nella quale poi dover incastonare la necessaria garanzia di due posti legati alle quote rosa, e quindi della conferma  o nomina di due assessori donne. Ventaglio che si allarga considerando anche la possibile richiesta di Minerva di “collaborazione” con altre forze presenti in consiglio che in un’ipotesi di rilancio amministrativo concreto potrebbero essere prese in considerazione da Gruppo Misto, Direzione Italia, o da Italia Destati in presenza di un “Patto per Gallipoli” che porterebbe alla prosecuzione della legislatura sulla scorta di una nuova piattaforma programmatica. Si vedrà solo nell’immediato futuro.

Di certo al momento resta la nota protocollata dell’ex assessore Piccinno che ha comunicato allo stesso sindaco Stefano Minerva, al presidente dell’assise comunale Rosario Solidoro e al segretario comunale Giancarlo Ria la sua decisione di rimettere le sue deleghe assessorili abbandonando di fatto l’incarico nell’esecutivo. Una decisione che, viene ribadito, sarebbe maturata a seguito di alcune divergenze di vedute e di metodo in alcune scelte amministrative e soprattutto da comportamenti e frizioni nella reciproca collaborazione  che ha visto deteriorarsi il rapporto di fiducia tra Minerva e Piccinno e anche con una parte recalcitrante dei gruppi di maggioranza. Sullo sfondo anche il recente episodio che ha visto protagonista la consigliera comunale dell’Udc, Caterina Fiore, protagonista di uno scontro con i vigili urbani e anche con il sindaco Minerva (a seguito dei controlli della polizia locale ritenuti discrezionali in alcune attività ricreative oggetto di provvedimenti di sospensione dell’attività non autorizzata riconducibili alla stessa consigliera) che hanno visto sindaco e buona parte della maggioranza prendere fermamente le distanze da tali atteggiamenti. Ciò ha ovviamente posto in una situazione non certo comoda anche l’assessore di riferimento Emanuele Piccinno che comunque, nella sua garbata lettera, non legherebbe la sua decisione al caso specifico, ma più che altro ad una serie reiterata di comportamenti e scelte amministrative che avrebbero contribuito ad allontanare l’intesa in maggioranza.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Strappo in giunta e addio di Piccinno. Minerva medita tra azzeramento e mini rimpasto

LeccePrima è in caricamento