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Giovedì, 28 Marzo 2024
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Tagli e Sacro Cuore in agonia. Il Comitato chiede un Consiglio ad hoc

Sollecitazione dal Comitato pro ospedale per tenere alta la guardia sul futuro della struttura. Chiamati a raccolta i politici cittadini. Sel puntualizza: "Nessuna chiusura, ma polo chirurgico d'eccellenza". Attivata la vigilanza

GALLIPOLI – Tenere sempre alta la guardia sul futuro del Sacro Cuore di Gesù di Gallipoli. E la questione torna all’attenzione della politica cittadina su sollecitazione del Comitato pro ospedale che ha richiesto un confronto monotematico in Consiglio comunale e al cospetto di sindaco e assessori di Palazzo Balsamo.

Il tutto anche alla luce della recente visita dell’assessore regionale alla Sanità, Ettore Attolini che non ha certo soddisfatto le aspettative del personale sanitario, dei sindaci e delle organizzazioni sindacali del territorio. Per questo il Comitato pro ospedale Sacro Cuore non intende cedere il passo. Anche se la battaglia soprattutto sul reparto di Ostetricia e ginecologia (complice anche un ricorso perso al Tar per il mantenimento del punto nascita) non sembra più dare margini di speranza.         

E dopo la riunione dei giorni scorsi da parte del nucleo direttivo del Comitato pro ospedale è stata  quindi rimarcata la necessità di tenere alta la guardia e l’attenzione sull’esigenza di sostenere la richiesta di efficienti servizi sanitari da parte della popolazione del territorio dell’arco jonico salentino. Il Comitato costituitosi in assemblea permanente, come rammenta il presidente pro tempore Giacinto Scigliuzzo, ha indirizzato una specifica richiesta al sindaco di Gallipoli, Francesco Errico, per un incontro monotematico con il Consiglio Comunale e la sua giunta. E da palazzo Balsamo è giunta la rassicurazione del primo cittadino che “come fatto sino ad ora, ci sarà la massima disponibilità istituzionale ad affrontare la questione ospedale con la giunta e anche in Consiglio comunale”.

Dopo l’incontro di fine ottobre presso il nosocomio gallipolino non erano infatti arrivate buone nuove almeno sul versante della salvaguardia del reparti di Ostetricia e ginecologia, e di riflesso per Pediatria, che rimangono a rischio della scure e dei tagli già preventivati dalla fase due del Piano di riordino sanitario. Più concreta invece le possibilità dell'attivazione del reparto di Terapia intensiva nuovo di zecca e mai entrato in funzione. Il campanello d’allarme in sede politica era stato più volte lanciato dal gruppo regionale e locale del Pdl, dal consigliere comunale della lista civica Gallipoli 2012, Aldo Petrucci e dai Comunisti italiani.

Così come i sindaci del comprensorio hanno partecipato a numerosi incontri istituzionali in quel di Bari, a Casarano e presso la direzione sanitario della Asl territoriale per affrontare di petto la questione della salvaguardia del Sacro Cuore di Gesù di Gallipoli. E per il quale ridimensiona le ipotesi “catastrofiche” di chiusura e smantellamento, il direttivo cittadino di Sel che di contro annuncia come “l’apertura imminente del reparto di Rianimazione che smentisce definitivamente la paventata chiusura dell’ospedale della città bella.

La Regione e la Asl sanitaria locale” proseguono da Sel, “hanno deciso di rilanciare l’ospedale di Gallipoli creando un centro chirurgico d’eccellenza. Così come non si evidenziano oltre al primato del reparto di Cardiologia che si piazza tra i primi quattro in Italia, le cose già fatte, dalla dotazione di un nuovissimo apparecchio Tac, all’arrivo di un eco cardiografo fino alla realizzazione della Cittadella della salute”.

E tra le varie richieste del Comitato pro ospedale, dopo diverse sollecitazioni, è andata in porto quella per il servizio di vigilanza sia durante il giorno che nelle ore notturne presso l’ospedale gallipolino e garantito, dall’inizio del mese, dal personale dalla Securpol security.

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