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“Troppi amici e parenti di politici tra i candidati, meglio commissione esterna”

Lettera aperta al sindaco Minerva dei consiglieri Fasano, Cataldi e Quintana. "Trasparenza nella procedura per tre nuovi impiegati"

GALLIPOLI – Dopo la bagarre degli scorsi anni sulle procedure concorsuali per le graduatorie dei nuovi vigili urbani il nuovo anno si apre con un altro faro acceso dai tre consiglieri di opposizione, Flavio Fasano, Giuseppe Cataldi e Sandro Quintana sulla selezione pubblica in fase di svolgimento presso il Comune di Gallipoli per l’assunzione di tre nuovi impiegati a tempo pieno e indeterminato, con la qualifica di istruttore amministrativo-contabile, categoria C. Concorso per il quale la segretaria generale di Palazzo Balsamo ha già disposto, da alcuni mesi, la costituzione della commissione di valutazione presieduta dalla dirigente Maria Teresa De Lorenzis e composta anche dal dirigente provinciale Pantaleo Isceri e dal funzionario comunale Davide Tuccio dopo la rinuncia anche di due funzionari (Emanuele Boellis e Francesca Traldi) che avevano segnalato la loro incompatibilità. Per tale concorso sono già stati ammessi alle prove preselettive (la prima in programma il 10 gennaio prossimo) ben 676 candidati tra i circa settecento che hanno presentato la relativa domanda di partecipazione.

Secondo i rilievi e l’analisi dei nominativi nell’elenco dei candidati i tre consiglieri della minoranza hanno ritenuto di formalizzare una richiesta, sotto forma di lettera aperta inviata questa mattina via pec in Comune, indirizzata al sindaco Stefano Minerva per richiedere la sostituzione della commissione d’esame indicando di procedere con la nomina di componenti esterni. In particolare  i consiglieri Fasano, Cataldi e Quintana hanno chiesto al primo cittadino di valutare la possibilità di procedere ad una nuova nomina della commissione aggiudicatrice scegliendo tra professionalità in servizio presso altre pubbliche amministrazione di altre Regioni al di fuori dalla Puglia. Il motivo? Secondo i tre consiglieri tra i partecipanti al concorso ci sarebbero candidati con legami di parentela o di vicinanza politica con gli attuali amministratori e questo pregiudicherebbe la “serenità” di valutazione da parte di una commissione interna che nonostante la riconosciuta professionalità e competenza potrebbe, a detta dei consiglieri, in qualche modo essere condizionata nel giudizio e nella valutazione. Questa potrebbe essere l’unica ragione che ha portato i consiglieri di minoranza a suggerire un cambio di rotta da parte dell’amministrazione comunale anche perché al momento in Comune non risultano casi o circostanze di ulteriore incompatibilità per i componenti della commissione ormai operativa e insediata da diversi mesi e che ha già stabilito le date per le prove selettive tra gennaio e febbraio.             

“Premesso che è pieno diritto di ognuno di partecipare a concorsi pubblici e non sarebbe né legittimo, né moralmente corretto impedire a nessuno di presentare domanda di partecipazione in un concorso pubblico” spiega il capogruppo di Gallipoli Futura, Flavio Fasano, “nemmeno dove un parente stretto ricopre la carica di amministratore, è pur vero però che secondo le nuove linee guida sui concorsi pubblici e in nome della posizione di terzietà in cui dovrebbero operare i commissari, non solo si deve essere, ma si deve anche apparire imparziali nel giudicare e valutare tutti i candidati, soprattutto in questi casi”. Richiamando poi il regolamento per il Comune di Gallipoli, sempre a proposito della nomina delle commissioni esaminatrici Fasano ricalca la possibilità fornita di avvalersi di commissari esterni che garantirebbero, a suo dire, maggiore trasparenza in casi come quello in questione.   

“Non negando nessun rispetto dovuto per le persone indicate dal segretario generale quali componenti della commissione giudicatrice sia in termini di indiscussa competenza professionale posseduta e così anche in termini di comprovata serietà personale” scrivono nella lettera aperta i tre consiglieri, “oltre l’enorme numero di partecipanti valutiamo lo stretto rapporto di parentela esistente tra alcuni candidati con amministratori e funzionari del Comune, così anche lo strettissimo rapporto politico esistente tra diversi concorrenti e personalità politiche cittadine. Da ultimo, ma non certo meno importante” proseguono i consiglieri “la circostanza che sono stati già sostituiti, con due determine differenti, due dei componenti inizialmente indicati perché questi, correttamente, avevano eccepito la loro  incompatibilità per la presenza, tra i concorrenti, di loro parenti. Per questo anche per dissipare ogni e qualsiasi dubbio che pure si sta già insinuando tra l’opinione pubblica ed anche a tutela di quei concorrenti stessi che si vedono, loro malgrado, protagonisti di questa scomoda circostanza” concludono, “chiediamo al sindaco di valutare la possibilità di procedere a nuova nomina della commissione aggiudicatrice scegliendo tra professionalità in servizio presso altre pubbliche amministrazione di altre regioni”.

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