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Venerdì, 19 Aprile 2024
S.M. Leuca Santa Cesarea Terme

Crolli, Santa Cesarea e Comuni del Capo, i sindaci: "Divieti in revisione"

Ieri un dibattito a Leuca con esponenti delle amministrazioni di Castrignano del Capo, Gagliano del Capo, Alessano, Corsano e Tiggiano, per fare chiarezza: "Presto fruibili molti tratti ancora chiusi". Oggi rassicurazioni da Santa Cesarea Terme: "Quattro dei cinque punti d’accesso presto fruibili"

SANTA MARIA DI LEUCA – Qualcosa si muove. Già diversi sindaci rassicurano: i divieti di balneazione saranno presto ridimensionati. E’ quanto emerge questa mattina da una comunicazione proveniente da Santa Cesarea Terme su un fronte, ma anche, sull’altro, da un interessante dibattito che s’è tenuto ieri pomeriggio sul lungomare di Santa Maria di Leuca, di fronte a tanti commercianti, cittadini e turisti molto attenti all’evoluzione della vicenda sui possibili crolli del costone roccioso che hanno fatto fioccare ordinanze della capitaneria di porto di Gallipoli, in parte già riviste e prossime forse a ulteriori ridimensionamenti.  

Andando con la notizia più fresca, proprio delle scorse ore: nell’arco di questa settimana quattro dei cinque punti d’accesso al mare a Santa Cesarea Terme saranno nuovamente fruibili dalla popolazione locale e dai turisti.

L’amministrazione comunale ha predisposto lavori di somma urgenza. Nei fatti, spiegano dal Comune noto nel mondo per le sue acque termali, resta invariata la situazione nella zona di Porto Miggiano, in cui l’accesso è, come in precedenza, consentito su gran parte della costa, eccezion fatta per la spiaggetta. Da settembre, poi inizieranno lavori di consolidamento sul tratto di costa che va da Ciularu a Porto Vergine, inclusa zona Fontanelle.

Dsc00508-2“Un certo e importante punto di partenza questo, che ci consentirà di sviluppare ottimi piani per il futuro del territorio, della sua tutela e della sua economia”, commenta Pasquale Bleve, sindaco di Santa Cesarea Terme. “Questo stato dei lavori rappresenta un punto di svolta importante nell’approccio al territorio e alle sue ricchezze, che speriamo possano essere sempre meno schiavi di interessi di lucro”. 

Dal primo di luglio inoltre, l’amministrazione, per supportare piccole e medie realtà turistiche e per motivare i visitatori alla scoperta del territorio, ha elaborato un programma di eventi e instaurato una rete di convenzioni e servizi, oltre che navette gratuite per meglio circolare fra i tre centri del comune.

Scendendo verso il Capo di Leuca, ieri il Csv Salento in collaborazione con l'associazione Sos costa Salento e i Comuni di Castrignano del Capo, Gagliano del Capo, Alessano, Corsano e Tiggiano, nell’ambito del secondo “Cantiere della sussidiarietà”, ha organizzato un incontro pubblico per fare chiarezza attorno ai divieti di balneazione, sosta e ancoraggio di tutte le unità navali, pesca professionale e sportiva e ogni attività, dai tuffi alle escursioni subacquee, nel tratto di costa che arriva fino a Leuca.

All’incontro hanno partecipato Ippazio Morciano, sindaco di Tiggiano, Antonio Buccarello sindaco di Gagliano del Capo, Anna Maria Rosafio, sindaco di Castrignano del Capo, Osvaldo Stendardo, sindaco di Alessano, Antonella Nicolì, assessore al Turismo di Corsano.

Sebbene siano stati restituiti alla collettività tratti di costa come quella di Tricase, Diso e Racale, rimangono chiuse al pubblico zone come Punta Meliso, Punta Ristola, Porto Vecchio, Cipolliane, Ciolo, la Grotta del Pozzo, la Porcinara, le Tre porte e la Grotta del Diavolo, la Parete dell’elefante, persino le abitazioni e le attività commerciali costruite in quel tratto di costa.

Nonostante i divieti siano stati finora ignorati da tanti bagnanti, la stagione turistica rimane in bilico a causa delle prenotazioni disdette nelle ultime settimane.

“Riteniamo che questioni così importanti e complesse – ha spiegato Luigi Russo, presidente del Csv Salento – come quelle dell'utilizzo del patrimonio costiero del Capo di Leuca, con tutte le connessioni con l'attività turistica, praticamente unica fonte di reddito per molti salentini, non possa essere lasciata alla improvvisazione o all'emotività o ai calcoli tecnici. E quindi il Cantiere del Csv svolge questo compito di restituire ai cittadini non solo una corretta informazione, ma anche quello di esigere dalle Istituzioni trasparenza, competenza, capacità di vedere lungo e in senso strategico”.

“Il modello di sviluppo di questo territorio deve contemperare bellezza, cultura, tradizione e sicurezza. La sicurezza non può sovrastare tutto. Nessuno può imporre un modello di sviluppo senza prima confrontarsi con i cittadini e senza informare adeguatamente. Occorre una seria campagna di comunicazione che presto sarà avviata dal Csv Salento per esaltare la bellezza, la cultura, le tradizioni del nostro Salento e avviare una seria controinformazione che recuperino l’immagine e l’appeal del Capo di Leuca”, ha concluso Russo.

LEUCA DIVIETI 0-2Mauro Della Valle, presidente di Federbalneari, ha sostenuto che che “la grave lacuna di questa situazione è l'incapacità di fare comunicazione. Non sappiamo comunicare al turista le bellezze dei nostri luoghi. Abbiamo il dovere di informare i turisti sulle condizioni del nostro territorio. Un territorio come il nostro non può essere macchiato di carenza di sicurezza a tutti i livelli, pensate che in 980 chilometri di costa c’è un solo geologo”.

Antonio Buccarello, sindaco di Gagliano del Capo, dal canto suo ha rassicurato i cittadini: “Per quanto riguarda la balneazione, i divieti saranno notevolmente ridotti e saranno presto fruibili tratti di costa che attualmente non lo sono. Fino a "Terra Dico" il divieto di balneazione sarà del tutto annullato. Da quel punto al Ciolo saranno certamente ridotti a pochi metri. È inutile nascondere che questa situazione ha procurato notevoli danni. È comunque importante cogliere questa come un’opportunità per dire che il Capo di Leuca deve essere fruito in maniera responsabile, tutelandone la fragilità”.

Domani è previsto un incontro presso la capitaneria, ritenuto snodo fondamentale e decisivo anche per Anna Maria Rosafio, sindaco di Castrignano del Capo: “Domani dovremmo avere conferma che la zona che va dallo Scalo di Castrignano alla Ristola potrà essere tolta dai divieti. La soluzione di problemi non può venire solo dall'ente pubblico, tutti dobbiamo essere coinvolti nella gestione e tutela del territorio”.

Negli ultimi giorni, giova ricordarlo, capitaneria, autorità di bacino e genio civile hanno organizzato ulteriori sopralluoghi e dunque si attendono decisioni definitive. Proprio questa mattina, erano in atto perlustrazioni con i sindaci, per decidere quali divieti vanno mantenuti e quali possono essere rimossi. Le avverse condizioni del mare hanno però impedito di concludere la traversata: l’aggiornamento è previsto nei prossimi giorni.

Piuttosto determinato il sindaco Osvaldo Stendardo, che vede interessati dall’interdizione 840 metri della costa di Novaglie. “È in atto una sorta di sabotaggio ai danni del Salento – ha detto - che, dal punto di vista turistico, fa numeri che fanno gola al resto d’Italia. Ho già inviato la relazione del geologo come richiesto nel vertice di Bari, dove mancavano però, e forse questo è sintomatico, proprio le capitanerie di porto”. Ma tutta la vicenda si potrebbe riassumere con le parole di Ippazio Antonio Morciano: “Occorre rivedere completamente il sistema di controlli e capire gli effettivi rischi”. Che poi è il vero nodo della vicenda.

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