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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Report dell’Adoc sulla marina di Sant’Isidoro. “Caos e disordine per traffico e incuria”

Dopo diverse segnalazioni di residenti e vacanzieri i responsabili dell'associazione dei consumatori hanno effettuato un sopralluogo nella marina del litorale neretino. Riscontrati notevoli disagi per traffico, parcheggi, mercato e sosta dei camper. Appello al Comune

SANT’ISIDORO (Nardò) – La sistemazione della piazzetta principale a cura delle associazioni locali su input del Comune non può bastare. E per la marina neretina di Sant’Isidoro è un’altra stagione difficile tra caos e problematiche legate all’incuria e al traffico e al parcheggio selvaggio. E quanto hanno lamentato diversi tra residenti e villeggianti che hanno interessato della questione anche l’Adoc leccese, l’associazione di difesa e orientamento dei consumatori. Per sincerarsi della corrispondenza delle segnalazioni i responsabili dell’associazione, guidata dal presidente provinciale Alessandro Presicce, hanno effettuato in questi giorni un sopralluogo nella marina e sul litorale, riscontrando di fatto alcune criticità ancora irrisolte. “L'impressione generale arrivando nella marina è di totale caos e di disordine” comunica l’Adoc, “con  il traffico veicolare che scorre con difficoltà, attraverso le bancarelle del mercato domenicale collocate alla rinfusa ai margini di una piccola pinetina all'ingresso dell'abitato. E a parte l'inquinamento acustico e atmosferico generato dal traffico, non vi sono anche le minime condizioni di sicurezza e, spesso in assenza di marciapiedi, gli acquirenti e le auto convivono a fatica, tra clacson e rischi di investimento”.

Nell’ambito del tour lungo il litorale e allargando lo sguardo verso la zona dove ha sede la Proloco e la postazione del pronto soccorso, i responsabili di Adoc Lecce riferiscono che “si vedono polverosi terreni non curati, con erbaccia alta e secca che custodisce rifiuti di ogni genere, in gran parte generati dal mercato posto nella sede dell'ex-depuratore dei mitili, ma anche abbandonati da persone senza scrupoli. Quando c'è un po' di vento nuvole di polvere si alzano come se si fosse in una savana”. E poi il caos generato dal traffico e dal parcheggio selvaggio. “La sosta delle auto in questa zona fronte mare” proseguono dall’Adoc, “è casuale non essendovi delimitazioni o segnaletica orizzontale, peraltro impossibile da realizzare sul terriccio, e spesso avviene direttamente sulla scogliera. I percorsi pedonali non esistono e la gente cammina pericolosamente tra le auto in manovra. Inoltre una vasta area di sosta abusiva di camper si è ormai WP_20150628_12_18_25_Pro-2consolidata ed è occupata da decine e decine di camper disposti a caso, privi di qualsiasi servizio primario quale fognatura e allaccio idrico”

Da qui le amare conclusioni dell’associazione e l'appello rivolto anche all’indirizzo dell’amministrazione comunale di Nardò che, anche recentemente, ha comunque annunciato diverse iniziative a favore della marina. “Da quanto visto sembra che il Comune di Nardò non riservi alcuna attenzione alla marina di Sant’Isidoro” rileva il presidente di Adoc, l’avvocato Presicce, “ma si limiti a prelevare tributi, non reinvestendo nulla sul territorio e magari privilegiando altre sue marine considerate più pregiate. A mezza voce, i residenti ascoltati dai nostri operatori confessano che, forse, se la marina fosse annessa ad un altro Comune che possa tenerci di più ad averla nel suo territorio, le cose andrebbero meglio. Come si ricorderà ciò è avvenuto per Casalabate nel 2012. E' una riflessione e un sollecito pressante che offriamo agli amministratori locali” conclude Presicce, “anche perché il Salento non è solo quello da cartolina, che tanto sbandieriamo all'estero, ma anche quello purtroppo vissuto quotidianamente da residenti e turisti che subiscono la mortificante sensazione di sentirsi abbandonati a se stessi”.

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