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Giovedì, 28 Marzo 2024
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Azzerata la giunta, Mellone fa la conta degli alleati per giocarsi la riconferma

Il sindaco di Nardò, che nel 2021 terminerà il suo primo mandato, ha ritirato le deleghe a tutti gli assessori: "Momento di riflessione e sfida al futuro"

NARDÒ – A poco più di un anno dalla sfida elettorale per la sua riconferma a sindaco di Nardò, Pippi Mellone ha azzerato la giunta. Si tratta di un pit-stop, ha spiegato il primo cittadino, con l’obiettivo di definire in pochi giorni il perimetro della coalizione che lo sosterrà. In pratica Mellone vuole vedere le carte sul tavolo, per comprendere chi è disposto a lavorare da subito per l’allestimento di liste competitive. Non è comunque la prima volta che si procede a un rimpasto di giunta: dal giorno del suo insediamento, nel 2016, Mellone ha gestito divresi avvicendementi nell'esecutivo.

“Questo – ha dichiarato il sindaco neretino - è un momento di riflessione e di sfida al futuro. Senza sfide la vita è una lenta agonia. Invece noi abbiamo bisogno di vivere immaginando il domani. Per questo ho deciso di tracciare da subito, assieme ai miei alleati, i confini di quella che sarà l’alleanza civica e trasversale che mi sosterrà nella primavera del 2021”. Il leader del movimento Andare Oltre, che vanta radici ben salde a destra ma anche un'interlocuzione privilegiata col governatore pugliese, Michele Emiliano, si è detto convinto di aver conseguito fino a oggi importanti risultati nell'operazione di rilancio della città.

Nessuna bocciatura dunque con l'odierno ritiro delle deleghe assessorili, ma la necessità di ritrovare ulteriori energie per proseguire sul cammino intrapreso che lo stesso Mellone descrive in modo entusiasta: “Oggi, grazie all'impegno di tutti noi, Nardò è il miglior posto per vivere e investire. La città è una fucina di innovazione, arte, giustizia sociale, si contraddistingue per la lotta al caporalato, è contesto di mirabili esempi sulle politiche del turismo, del commercio, della sicurezza stradale e della mobilità. L’intero territorio è costellato di cantieri, con milioni di euro di finanziamenti arrivati a Nardò da Bruxelles, Roma, Bari. Abbiamo realizzato oltre l’80 percento del programma e abbiamo fatto molto di più. Ma resta ancora tanto: opere da concludere e altre da avviare".

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