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Venerdì, 19 Aprile 2024
Nardò Nardò / Via Ottorino Vaglio

Disturbi psichiatrici gravi, a Nardò il primo centro per dieci minori

Sarà inaugurata venerdì la struttura sanitaria dotata di neuropsichiatra infantile, psicoterapeuta ed educatori professionali

NARDÒ – Mancano poche ore alla presentazione ufficiale dell’unico centro residenziale per minori affetti da disturbi psichiatrici gravi. La struttura sarà infatti illustrata nella giornata di venerdì, presso la Masseria Cornula, sulla via che collega Nardò a Copertino. Attiva a Nardò da pochi giorni, è la prima e unica struttura di questo tipo nel territorio delle province di Lecce, Brindisi e Taranto. Il centro ha sede in via Ottorino Vaglio  ed è gestito dalla cooperativa “Libellula”, impegnata nella erogazione di servizi socio-sanitari. L’evento di presentazione è patrocinato da Regione Puglia, Provincia di Lecce e Comune di Nardò.

La struttura sanitaria è destinata al trattamento extraospedaliero dei disturbi psichiatrici gravi in preadolescenza e adolescenza e può ospitare fino a dieci minori. Al suo interno sono operative le figure del neuropsichiatra infantile, dello psicoterapeuta, degli educatori professionali sanitari e dei tecnici della riabilitazione psichiatrica, oltre a infermieri, oss e ausiliari.

Interverranno per un saluto il sindaco di Nardò Pippi Mellone, il presidente della Provincia di Lecce Stefano Minerva, il direttore generale della Asl Lecce Rodolfo Rollo e l’assessore alla Formazione e al Lavocentro per minori_esterni-2ro della Regione Puglia Sebastiano Leo. Sono previsti i contributi di diversi esperti in neuropsichiatria infantile e psicologia e dei responsabili dei servizi di neuropsichiatria infanzia e adolescenza delle Asl pugliesi e di altre strutture operative nel settore.

Interverranno, inoltre, il direttore del centro di giustizia minorile di Puglia e Basilicata Giuseppe Centomani e il presidente del tribunale per i minorenni di Lecce Lucia Rabboni. Le conclusioni saranno affidate al responsabile sanitario della cooperativa “Libellula” Graziella Di Bella e al direttore del dipartimento Salute della Regione Puglia Vito Montanaro.

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