rotate-mobile
Giovedì, 18 Aprile 2024
Nardò Porto Cesareo

La pista di Nardò gira a mille. La Porsche investirà 60milioni di euro

Sottoscritto in Regione il protocollo d’intesa che inserisce la Nardò Technical Center nel piano di gestione del Sic “Palude del Conte e dune di Punta Prosciutto”. Nuovi progetti e tutela ambientale. Vendola: "Porsche rispetta il territorio"

NARDO’- Dopo gli annunci, i sopralluoghi e la presentazione del corposo piano di impresa per la pista di collaudo della ex Prototipo di Nardò è tempo di accelerare. E il tutto grazie ai progetti ratificati dalla Porsche che appena ieri ha firmato con la Regione Puglia, le amministrazioni comunali di Nardò e Porto Cesareo e il direttore generale del Nardò Technical Center un protocollo d'intesa per lo sviluppo delle attività dell'impianto rilevato due anni fa dalla casa tedesca. Per i lavori di ammodernamento dell’impianto, che dovrebbero terminare a metà del 2015, la società ha previsto uno stanziamento di 60 milioni di euro. In termini tecnici il protocollo d’inteso sottoscritto presso la presidenza della Regione definisce i termini di gestione del Sic, sito di interesse comunitario “Palude del Conte e dune di Punta Prosciutto” nell’ambito del quale rientra buona parte della pista di collaudo neritina.  

L’accordo è stato firmato dal presidente della Regione Nichi Vendola, dal sindaco di Nardò Marcello Risi, dal sindaco di Porto Cesareo, Salvatore Abano e dal direttore generale della Nardò Technical Center, Francesco Nobile. E hanno partecipato alla presentazione dell’intesa l’assessore regionale all’urbanistica, Angela Barbanente e il direttore generale di Porsche Engineering, Malte Radmann. Con il protocollo sottoscritto, la società Nardò Technical Center si è impegnata “a mettere a disposizione le conoscenze sviluppate sull’area in questione e a condividere il nuovo Piano di sviluppo delle attività al fine di renderlo compatibile con la conservazione e la fruizione del sito, anche mediante interventi di mitigazione e compensazione”. In buona sostanza la società collaborerà alla redazione del piano di gestione del parco, attiguo alla struttura ad anello di prova per le auto. Il direttore generale della Porsche ha invece annunciato nuovi investimenti in ricerca e formazione nonché il consolidamento delle strutture esistenti del Nardò Technical center, che dovrebbe concludersi entro metà del 2015, la costruzione di due nuove piste per handling con cambi di corsia e per collaudi sul bagnato (che oggi si svolgono fuori Italia), l’allestimento di un centro di sicurezza con un centro medico, una postazione dei vigili del fuoco e un eliporto da inserire nella rete regionale dell’elisoccorso. I livelli occupazionali, attualmente sono 110 i dipendenti, dovrebbero aumentare del 30%.

Ora il comune di Nardò e il comune di Porto Cesareo predisporranno in maniera congiunta il piano di gestione del Sic, sotto il coordinamento del comune retto dal sindaco Risi. La convenzione tra i due comuni, di competenza del Consiglio comunale, passa ora all’esame della commissione consiliare. Sull’importante accordo in fase ormai di attuazione il presidente della Regione, Nichi Vendola, ha espresso grande apprezzamento in particolare sul ruolo della casa automobilista tedesca.  

“Porsche ha un atteggiamento di grande rispetto verso il nostro territorio perchè l’autodromo di Nardò è collocato in un ecosistema di grande pregio fatto di macchia mediterranea che è cresciuta attorno alla pista” ha spiegato il governatore di Puglia, “e per continuare a fare investimenti, anche di grande rilievo con decine e decine di milioni di euro, Porsche intende condividere con i comuni di Nardò e di Porto Cesareo e con la Regione uno studio di dettaglio approfondito affinché si possa determinare la crescita del sito ma non a svantaggio della natura, rispettando cioè il territorio e l’ecosistema. Insomma la bellezza e il profitto ogni tanto possono vivere come una coppia di fatto, non è detto che debbano farsi la guerra. Siamo stati ben felici” ha detto ancora il presidente Vendola, “due anni fa di accogliere in Puglia l’acquisizione dell’autodromo di Nardò da parte di Porsche. Nardò rappresenta una pista strategica a livello europeo e mondiale, è un luogo dove si possono fare gli stress test per validare le nuove autovetture dei più importanti marchi di case automobilistiche del mondo. L’arrivo di Porsche ha consentito uno sguardo differente”.

Per l’assessore regionale Angela Barbanente: “L’accordo raggiunto è anche un punto di riferimento di corretti rapporti fra pubblica amministrazione e privato. E’ un esperimento pilota che coinvolgerà i soggetti firmatari e servirà a capire preventivamente se i lavori che verranno effettuati saranno impattanti dal punto di vista ambientale. Dopo un lungo lavoro si è giunti alla condivisione dell’accordo, e la Porsche ci metterà a disposizione il suo patrimonio di conoscenze che hanno trasformato il territorio tutelando l’ambiente circostante. Questo ci aiuterà a non incappare in futuro nei cosiddetti ostacoli burocratici quando dovranno essere sviluppate alcune strutture. Ma andremo oltre” ha precisato l’assessore, “all’orizzonte ci sono infatti accordi con la Porsche per ricerca e formazione, con scambi tra giovani tecnici e ingegneri italiani e tedeschi nell’ambito di un futuro protocollo quadro che coinvolgerà il sistema degli Istituti tecnici scientifici pugliesi che potranno formare i propri allievi anche sulla pista di Nardò e nelle fabbriche tedesche”.

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

La pista di Nardò gira a mille. La Porsche investirà 60milioni di euro

LeccePrima è in caricamento