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Nardò Nardò / Via Generale Cantore

Serata di follia: entra nel negozio e appicca un incendio con benzina

E' successo a Nardò. L'autore lo zio della titolare. Danni nell'attività di abbigliamento "Will Be". sul posto anche vigili del fuoco e sanitari del 118

NARDO’ – “Uscite tutti”, ha intimato quell’uomo quando è piombato all’improvviso all’interno. Il tono, perentorio, di chi non aveva alcuna voglia di scherzare. Fra le mani, quasi a rimarcare come fosse tutto follemente reale, una bottiglia da un litro e mezzo, svuotata di acqua, riempita di benzina. E s’è scatenato il panico, nel negozio, quando dalle parole si è passati ai fatti.

Per la giovane che gestisce il negozio, poi, lo choc deve essere stato doppio, visto che quell’uomo non era certo un estraneo, ma Salvatore Milelli, 49enne di Galatone, suo zio, fratello della madre. Di certo, lei, due commesse e i clienti all’interno hanno guadagnato l’uscita in pochi attimi, mentre dietro di loro già riverberavano le prime fiamme. Hanno attecchito su alcuni abiti, su calzature, su accessori. 

Apprensione ha vissuto anche il proprietario dell'appartamento al piano superiore. Non era in casa e quando qualcuno dei presenti l’ha chiamato sul cellulare, è arrivato di corsa. Era con la famiglia a fare alcune compere.

Tutto è accaduto nell’attività d’abbigliamento “Will Be”, nel pieno centro di Nardò, in via Generale Cantatore (a pochi metri dall’Inps). Un punto di passaggio per molti neretini che si recano in centro e questo ha amplificato i rischi corsi.

I vigili del fuoco arrivati da Lecce con una squadra, hanno spento le fiamme evitando che si propagassero nel locale. Pieno com’era di abiti e altri oggetti facilmente infiammabili, non ci sarebbe voluto poi troppo a distruggere tutto e raggiungere anche il piano superiore. Tutto salvo, dunque, per fortuna.

MILELLI SALVATORE NARDO' 04.09.1968-2Nel frattempo, la scena surreale ha attirato l’attenzione di decine e decine di passanti. Erano ovviamente già partite molte telefonate, e non solo ai vigili del fuoco. In breve in zona sono arrivati anche carabinieri, poliziotti del commissariato, agenti di polizia locale e ambulanze del 118 delle quali, per fortuna, non c’è stata reale necessità. Nessun ferito, né intossicati. Ma, di certo, la vicenda non sarà dimenticata facilmente da chi si è trovato, suo malgrado, a viverla da comprimario.

Lui, invece, il protagonista, autore dello sconsiderato gesto, era ancora in zona e icarabinieri della stazione locale l'hanno rintracciato subito, conducendolo in caserma per interrogarlo, ricostruire l’accaduto nei dettagli e possibilmente cercare anche una spiegazione, ascoltando nel contempo anche le testimonianze dei presenti.

Milelli è rimasto fino a tarda ora davanti ai militari, ai quali ha rilasciato una sua versione per motivare il gesto. Sarebbe una sorta di rappresaglia verso la famiglia. Andato via di casa dopo una lite con il fratello, ha spiegato, avrebbe poi chiesto ospitalità a un paio di nipoti, le quali, sempre a suo dire, gli avrebbero risposto che ci avrebbero pensato. E così, non sostenendo forse l’attesa di una risposta, è piombato nell’attività di una delle nipoti e ha improvvisato quell’azione molto pericolosa. Dichiarato in arresto, ora si trova ai domiciliari con l'accusa di incendio doloso.

Aveva una bottiglia da un litro e mezzo

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