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Nardò: scavi portano alla luce tomba del XIII secolo

Importanti ritrovamenti della Sovrintendenza nel centro storico, fra cui lo scheletro di un uomo vissuto in epoca Medievale e altri reperti risalenti ad età più remote, forse all'epoca messapica

Questa mattina Arcangelo Alessio, direttore della Sovrintendenza ai Beni culturali di Taranto, ed il vicesindaco Giancarlo De Pascalis, hanno effettuato un sopralluogo per verificare la consistenza delle scoperte archeologiche emerse nel centro storico nei pressi della piazzetta De Simone, all'incrocio con via De Pandi. Gli scavi, che stanno per volgere al termine, sono condotti dall'equipe dell'archeologa Elenia Spagna e dell'antropologa Elisa Vetrugno, sotto l'alta sorveglianza della Soprintendenza archeologica di Taranto.

Gli scavi degli ultimi giorni hanno consentito di mettere completamente in luce alcune strutture medievali di fasi diverse, tra cui una tomba conservata in ottimo stato, databile intorno ai secoli XI-XIII, con conservate le spoglie mortali di chi lì fu stato sepolto. Inoltre, in prossimità di un banco roccioso, è stata rivenuta un'area di frequentazione molto più antica, probabilmente messapica. "E' la prova più evidente - ha dichiarato il sindaco Antonio Vaglio - che il sottosuolo neretino è pieno di testimonianze importanti, risalenti a epoche diverse. Ciò deve spingere l'amministrazione comunale a puntare con forza verso il recupero dei reperti e, ove possibile, verso la loro musealizzazione".

"Nei prossimi giorni - ha aggiunto Arcangelo dottore Alessio - saranno attivate tutte le predisposizioni per terminare accuratamente i rilievi dello scheletro rinvenuto e dei reperti rinvenuti nelle aree di frequentazione più antiche. Conseguentemente, in pochi giorni, si libererà l'area in modo da consentire alle imprese che stanno portando avanti i lavori di posizionare le tubazioni per i sottoservizi". "Le attività di scavo - ha detto quindi il vicesindaco De Pascalis - sono state seguite con grande interesse da numerosi cittadini, ivi comprese intere scolaresche. Ciò dimostra, nonostante gli innegabili disagi legati ai lavori di rifacimento del basolato, la particolare sensibilità dell'intera comunità locale per alcune pagine di storia della nostra città ancora da scrivere". E intanto, il Comune di Nardò sta provvedendo a predisporre un piano di conoscenza e comunicazione, concertato con la soprintendenza archeologica e con l'Università del Salento, volto proprio alla valorizzazione del territorio.

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