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Odore nauseante e mosche. Dieci tonnellate di cozze al macero

I militari hanno scoperto l'enorme quantitativo di mitili, in parte abbandonati in acqua, in parte in una vecchia cella frigorifera in disuso. Tutta la merce, del valore di circa 10mila euro, è finita nelle mani degli inquirenti

NARDÓ - Erano accantonate in parte nello specchio d'acqua di una marina di Nardò, in parte nel piazzale di uno stabilimento, operante nella vendita all'ingrosso e al dettaglio, e nell'annessa cella frigorifera in disuso. Dieci tonnellate di molluschi sono state rinvenute dai carabinieri del Nas di Lecce, attirati dall'odore nauseabondo durante uno dei numerosi controlli sul litorale ionico, eseguiti come ogni anno durante il periodo estivo.

Le cozze nere (Mytilus galloprovincialis) non erano vive, ma costituivano ormai dei cosiddetti sottoprodotti alimentari di origine animale- quindi non più destinati alla tavola -  invasi da insetti. Erano abbandonate lì, arrecando seri rischi per le condizioni igienico-sanitarie, prescritte invece dalla normativa del settore.

Sequestrata la merce, i militari dell'Arma ne hanno disposto l'immediata distruzione, attraverso la segnalazione ad una ditta specializzata. Il valore dei molluschi si aggirerebbe intorno ai 10mila euro. Scattata, intanto, per il titolare dello stabilimento, una sanzione amministrativa dovuta all'infrazione di alcuni obblighi relativi al corretto smaltimento dei prodotti.

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