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Sabato, 20 Aprile 2024
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Piange il cielo, ride il Nardò: salvezza leggendaria

Una gara che resterà nella storia del calcio granata: sotto di un gol, gara sospesa per il temporale. Poi si riprende e nel finale, inattesa doppietta. 2 a 1 sul Locorotondo

Si potrebbe chiamare in causa il calcio inglese, con i suoi sconvolgenti capovolgimenti di fronte sotto cieli gravidi di pioggia. E invece è successo nel Salento. Davanti, Nardò e Locorotondo, i primi in lotta per la salvezza, i secondi, per la promozione nel campionato d'Eccellenza. Sopra di loro, nuvole color del piombo, che si trasformano prima in pioggia, poi in tempesta rovinosa. Fino a quello che poteva sembrare un epilogo drammatico, e che si è trasformato in gioia incredibile.

Dopo un primo tempo ad armi pari, ecco i baresi che passano in vantaggio intorno al 25' della ripresa. Punizione di De Blasio, palla velenosa sotto l'incrocio. Doccia fredda, insomma. Quando si dice: piove sul bagnato. E sì, perché lei, intanto, la signora palla, ad un certo punto quasi non ce la fa più a camminare. Il terreno è ormai un pantano, l'arbitro decide di sospendere i giochi. Il mondo si ferma al 35esimo e per un quarto d'ora non si sa come andrà a finire. Fino a quando il direttore di gare decide che si può riprendere. Forse sarebbe stato meglio rinviare, forse sarebbe stato meglio lasciare le cose così, andare a casa e riprendere il tutto un'altra volta. Visto lo svantaggio.

E invece, ecco l'eroica reazione. Al 42' Nobile insacca e scarica la rabbia, al terzo di recupero, l'inattesa stoccata vincente, con Parente. Lo stadio impazzisce di gioia, il Nardò agguanta la salvezza in una partita che il direttore generale, Massimo Alemanno, contattato telefonicamente al termine, ha definito "semplicemente leggendaria". Poi, il collegamento s'è perso. Sì, perché negli spogliatoi, il finimondo: tutti sotto le docce, dirigenti compresi, con tanto di vestiti. E' festa, il Nardò è salvo. Lo dice la matematica e non fa niente che il cielo pianga: i granata, oggi, se la ridono.

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