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Progetto “Oasi Sarparea”, il Comune media incontrando progettisti e comitato

Aperto un canale di dialogo sulla questione del resort Mellone e De Tuglie attendono i chiarimenti della Regione prima di proseguire

NARDO’ – Si apre un nuovo fronte di dialogo e confronto sulla lottizzazione del comparto 65 e dell’area della Sarparea promosso dall’amministrazione comunale di Nardò che, su indicazione del sindaco Pippi Mellone, ha incontrato in questi giorni, in maniera paritaria, tanto i proponenti del progetto del resort quanto i referenti dell’omonimo comitato civico. Il progetto dell’insediamento turistico e del resort  nell’area del bosco degli ulivi della contrada Sarparea, di fronte al mare di Sant’Isidoro, come noto sta incontrando la contrarietà di diversi ambientalisti, associazioni e anche politici locali che hanno costituito il comitato “Salviamo la Sarparea”, per fronteggiare l’avanzata dell’intervento edilizio riveduto e corretto per ridimensionate l’impatto ambientale. Progetto per il quale non sono stati ancora completati tutti i passaggi autorizzativi e in particolare quelli di competenza del Comune di Nardò che attende delucidazioni da parte della Regione anche sul completamento del censimento relativo al riconoscimento degli ulivi monumentali presenti in quell’area.  

Il sindaco Mellone e l’assessore all’Ambiente, Graziano De Tuglie, hanno incontrato nei giorni scorsi l’architetto Mariella Giordano, l’avvocato Valeria Pellegrino e il consulente Marcello Paglialunga, ovvero il gruppo di professionisti che rappresentano l’imprenditrice britannica Alison Deighton (che ha investito nel progetto “Oasi Sarparea”) e che hanno illustrato nuovamente il progetto e le sue peculiarità. Mentre proprio ieri gli amministratori di Palazzo Personè  hanno ricevuto una delegazione del comitato “Salviamo la Sarparea”, guidata dall’avvocato Giuseppe Bonsegna, che di contro ha spiegato i motivi della opposizione all’insediamento e, in particolare, le esigenze di tutela ambientale e paesaggistica dell’area nelle campagne a ridosso del litorale di Sant’Isidoro.

“È intendimento dell’amministrazione comunale non ignorare le posizioni e le volontà dei soggetti interessati, nella logica di una condivisione e partecipazione quanto più ampie possibili sulle scelte dell’amministrazione stessa” hanno riferito il sindaco Mellone e l’assessore De Tuglie. Nel percorso di studio e valutazione avviato dal Comune di Nardò sul progetto, lo scorso 10 febbraio, per il tramite del dirigente dell’Area 1, Nicola D’Alessandro, l’amministrazione neretina ha chiesto alcuni chiarimenti di tipo tecnico alla Regione Puglia (che ha dato il via libera a una versione fortemente ridimensionata dell’ipotesi progettuale originaria in base alle indicazioni del piano paesaggistico) e in particolare le certezze sulla ultimazione del censimento degli ulivi monumentali".

"Solo dopo la risposta della Regione su questo punto il Comune potrà procedere con gli ulteriori adempimenti. Dal testo redatto dagli uffici comunali si evince infatti che  l'ente di Palazzo Personé ha inviato alla Regione una formale richiesta di chiarimenti relativa proprio alla completezza o meno del censimento degli ulivi monumentali segnalata anche dal comitato, non ritenendo conclusa la Vas, la valutazione ambientale strategica. Solo dopo aver acquisito tali delucidazioni richieste in merito al censimento degli ulivi e anche alla luce delle rassicurazioni poste dalla società proponete dell’Oasi Sarparea srl in base alle quali l’intervento “sarà effettuato senza espiantare o danneggiare alcun albero monumentale”, l’amministrazione comunale si esprimerà in maniera definitiva e concluderà la procedura di valutazione ambientale strategica per l’approvazione del piano urbanistico esecutivo del comparto 65 inserito nel piano regolatore vigente del Comune. Nel febbraio scorso su indicazione del consigliere regionale Cristian Casili una nuova fase di approfondimento e confronto sul piano d’insediamento del resort “Oasi Sarparea”, da realizzare tra gli ulivi secolari delle campagne fronte mare del territorio tra Portoselvaggio e Sant’Isidoro, si era aperta anche con un’audizione presso la V^ Commissione permanente in Regione.

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