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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Ufficio a rischio taglio a Santa Maria. Spedite mille firme a Poste italiane

Inviata questa mattina ai vertici delle Poste la petizione promossa da Andare Oltre e Nuovocorso per impedire la riduzione d’orario e dei giorni di apertura dell’ufficio della marina. Oltre mille le sottoscrizioni. Ordine del giorno anche in Consiglio

NARDO’ - Riordino del servizio e taglio dell’orario e dei giorni di apertura dell’ufficio postale di Santa Maria al Bagno, la mobilitazione raddoppia. Il tutto mentre questa mattina i promotori della petizione per salvare l’ufficio della marina neretina, i consiglieri comunali Giuseppe Mellone (Andare Oltre) e Oronzo Capoti (Nuovocorso per Nardò), hanno provveduto a spedire ai vertici di Poste Italiane il resoconto della raccolta di firme per contestare la riduzione dell'orario di apertura al pubblico dell’ufficio postale sito nella piazza di Santa Maria al Bagno.

Ai banchetti per la raccolta sono state reclutate ben oltre mille sottoscrizioni e ora il plico con la documentazione di riferimento sarà recapitato nelle prossime ore al presidente di Poste Italiane, Luisa Todini e all’amministratore delegato della società, Francesco Caio. E non è l’unica informativa che i vertici delle Poste riceveranno dal territorio neretino atteso che nelle prossime ore anche il Consiglio comunale, convocato per oggi dal presidente dell’assise Antonio Tiene, si pronuncerà approvando un ordine del giorno contro il programma di Poste Italiane inerente il riordino dei servizi ed il taglio degli uffici e quindi anche contro il ridimensionamento degli sportelli di Santa Maria al Bagno.

Ma per i consiglieri Mellone e Capoti l’azione concreta per ottenere qualche risultato per il mantenimento del servizio postale nella marina è quella portata avanti proprio dall’opposizione. “Davanti alla cecità di certa politica e ai simbolici ordini del giorno utili solo a ripulirsi la coscienza a quattordici mesi dal voto” commentano duramente i due consiglieri, “abbiamo deciso d'intraprendere una strada forte, facendo arrivare direttamente ai vertici della società il malcontento e la protesta di un’intera comunità.

Raccolta firme x ufficio postale S.Maria al Bagno-2Non abbiamo la fortuna di essere governati da sindaci come quello di Andrano che contro le misure imposte da Poste Italiane ha presentato ricorso al Tar” aggiungono Mellone e Capoti, “e siamo quindi costretti, a fare dall'opposizione ciò che dovrebbe fare chi ci governa. Dall'ospedale all'ufficio postale di Boncore, dal pronto soccorso all'ufficio di Santa Maria, sappiamo, infatti, che questi amministratori non sono purtroppo in grado di tutelare gli interessi dei nostri concittadini”.

L’auspicio della comunità miltante di Andare Oltre e della civica Nuovocorso per Nardò è ora quello che i vertici di Poste Italiane possano riconoscere la centralità dello sportello della marina e il grande flusso di clientela che usufruisce dei servizi degli sportelli durante tutto l'anno. In caso contrario, Mellone e Capoti “da volontari della cosa pubblica”, hanno annunciato la possibilità di intraprendere altre vie, senza escludere quelle legali, a proprie spese, per difendere l’ufficio postale e i servizi ai cittadini.

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