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Giovedì, 28 Marzo 2024
Otranto Melendugno

Malori sulla nave con 118 migranti, tappa forzata per visite al largo di Torre dell'Orso

La guardia costiera di Otranto ha dovuto trasportare medico e infermiere del 118 a bordo della nave mercantile "Teesta Spirit", in navigazione verso Brindisi con migranti somali salvati da un naufragio lungo le coste della Libia. Soccorse due donne

OTRANTO – Una situazione inusuale e nei primi momenti piuttosto tesi s’è verificata nel primo pomeriggio di oggi al largo delle coste salentine. La guardia costiera di Otranto ha dovuto trasportare medico e infermiere del 118 a bordo della nave mercantile “Teesta Spirit”, battente bandiera delle Bahamas, a causa di alcuni malori a bordo.

La nave, in queste ore, è in navigazione verso il porto di Brindisi. Ha raccolto nei pressi della Libia 118 migranti che si trovavano in difficoltà, con il rischio di un naufragio. Si tratta, molto probabilmente, di cittadini di origine somala. Nel capoluogo messapico è stato già allestito il campo per le operazioni di primo soccorso, una volta approdati in Italia.

La nave, intorno alle 14,30, si trovava già nel traverso di San Cataldo, marina di Lecce, quando sono partite verso la capitaneria di porto chiamate d’emergenza per alcuni malori. Inizialmente è stato difficile anche comunicare; sostanzialmente, non erano chiari né quanti fossero gli individui realmente in difficoltà, né dalla descrizione dei sintomi si è ben compreso quali potessero essere le patologie.

D’altro canto, era anche necessario stabilire se vi fossero elementi tali da far temere qualche epidemia. Gli accertamenti hanno fortunatamente dimostrato in seguito che i malori non necessitavano di un ricovero urgente.

La nave ha dovuto trovare un punto d’incontro con il mezzo della guardia costiera. Ha quindi fatto inversione per un tratto e s’è ritrovata con la motovedetta sbarcata da Otranto (e con il personale sanitario a bordo) al largo di Torre dell’Orso, marina di Melendugno. Sulla nave le persone da soccorrere erano due donne, una delle quali aveva avuto un collasso, dovuto probabilmente al forte stress dovuto all’intera situazione.

Trasportare le pazienti a terra per una visita più approfondita è stato ritenuto inopportuno, considerando i marosi dovuti a uno scirocco teso imperversato per buona parte della giornata. Ragion per cui, dopo le visite mediche, appurato che le due donne potevano comunque proseguire il viaggio verso Brindisi, meta ormai quasi prossima, la nave è ripartita. 

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