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Otranto Santa Cesarea Terme

Carmelo Bene fa “scontrare” i sindaci. Rigorosamente su Facebook

L'idea di un luogo della memoria dedicato all'artista scatena un botta e risposta sul social network tra il sindaco di Otranto e quello di Santa Cesarea. Cretì: "Chiacchiere elettorali". Cariddi: "Reazioni scomposte e offensive"

OTRANTO - La proposta era semplice: candidare Otranto quale luogo della memoria della figura e dell’opera artistica di Carmelo Bene. A sollevare l’idea il sindaco della città dei Martiri, Luciano Cariddi, che aveva sottolineato di condividere le considerazioni di quanti ritenessero necessaria l’istituzione di un “luogo della memoria” dedicato al genio, scomparso dieci anni fa, anche alla luce del dibattito che si era creato nelle ultime settimane circa la messa all’asta e la vendita della casa paterna dell’artista.

Il primo cittadino di Otranto, dunque, aveva preannunciato la volontà di candidare il proprio comune come luogo più adatto e deputato a raccogliere l’eredità culturale di Bene. La proposta, però, non ha evidentemente convinto il sindaco di Santa Cesarea Terme, Daniele Cretì, che sul suo profilo di facebook, ha tacciato le parole di Cariddi come “solo chiacchiere elettorali”, ricordando come nessuno si sia fatto avanti quando si trattava di trovare i fondi necessari per acquistare la casa di Carmelo Bene messa all’asta.

Nella conversazione con alcuni utenti, Cretì ha poi aggiunto: “Santa Cesarea Terme non ha ricevuto un solo euro dalla Regione per le manifestazioni proposte. Vai a vedere quanto ha ricevuto Otranto negli ultimi tre anni. Non credo che si tratti solo di ‘simpatie’. Qualche mese fa sono stati lanciati svariati appelli per fermare l'esecuzione immobiliare relativa alla casa di Carmelo Bene: dove erano allora Regione e Comune di Otranto?”.

Sempre su Facebook, la replica di Cariddi: “Carissimo Daniele – scrive sul suo profilo -, ho letto queste tue considerazioni sul mio intervento relativo alla necessità di creare, nel Salento (e non necessariamente in una sola località), un ‘luogo della memoria’ di Carmelo Bene. Credo di essere stato chiaro circa l'intento di voler candidare Otranto a tale scopo, e di ritenere opportuno adoperarsi, in ogni modo, per alimentare l'eredità artistica del Maestro”.

“Il festival che abbiamo voluto organizzare – spiega -, nel 10° anniversario della scomparsa, va in tale direzione. Non ho mai detto o fatto nulla circa le sorti della casa di Santa Cesarea Terme, semplicemente perché, credo, non mi competa. Sono, però, dispiaciuto delle tue insinuazioni gratuite e di pessimo gusto riguardo i fondi ricevuti dalla mia città, da parte della Regione, a tuo dire, per motivi di ‘simpatie’ e non solo”.

“Mi fa specie – conclude - che un sindaco si abbandoni in reazioni scomposte e offensive come la tua, ma voglio invitarti a riflettere anche su un’altra via possibile per spiegare come mai Otranto riesca ad attrarre fondi e attenzioni: magari potrebbe trattarsi anche della capacità di proporre buoni progetti? Un abbraccio. Il tuo amico”.

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