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Giovedì, 28 Marzo 2024
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“Icons”, la mostra fotografica del maestro McCurry a Otranto

Sarà inaugurata nella serata del 18 giugno, presso il Castello idruntino, l’esposizione degli scatti più famosi dell’artista mondiale

OTRANTO – Lo sguardo imperscrutabile di una ragazzina immortalata nel campo profughi di Peshawar in Pakistan, è uno degli scatti fotografici più famosi al mondo. Quell’immagine da brivido, ora diventata un’icona, approderà ora a Otranto, nell’ambito di una mostra dedicata al maestro Steve McCurry  e denominata “Icons”.

Sarà inaugurata il prossimo 18 giugno, presso il Castello aragonese del borgo idruntino, l’esposizione delle operS.McCurry_print copyright© Bruno Barbey-3e del maestro, di fama internazionale, che sarà intervistato dallo scrittore Roberto Cotroneo. Per l’intera durata della chiacchierata tra i due artisti, l’ingresso sarà gratuito. Steve McCurry sarà presente all’inaugurazione della mostra “Icons”, che raccoglie alcuni dei suoi scatti più celebri, il 18 giugno 2016 al Castello Aragonese di Otranto. Il fotografo di fama internazionale incontrerà la stampa e sarà poi intervistato dallo scrittore Roberto Cotroneo, in un incontro serale aperto al pubblico. Inoltre, per l’intera durata dell’intervista, l’ingresso alla mostra sarà gratuito.

Steve McCurry è uno dei più grandi maestri della fotografia contemporanea. Alcune mostre di grande successo hanno messo in evidenza vari aspetti della sua attività, ormai quasi quarantennale.  La mostra raccoglie in oltre 100 scatti l’insieme e forse il meglio della sua vasta produzione, per proporre ai visitatori un viaggio simbolico nel complesso universo di esperienze e di emozioni che caratterizza le sue immagini. A partire dai suoi viaggi in India e poi in Afghanistan.

Con le sue foto Steve McCurry ci pone a contatto con le etnie più lontane e con le condizioni sociali più disparate, mettendo in evidenza una condizione umana fatta di sentimenti universali e di sguardi la cui fierezza afferma la medesima dignità. Con le sue foto ci consente di attraversare le frontiere e di conoscere da vicino un mondo che è destinato a grandi cambiamenti. La mostra inizia infatti con una straordinaria serie di ritratti e si sviluppa tra immagini di guerra e di poesia, di sofferenza e di gioia, di stupore e di ironia.  Nel Castello aragonese sarà anche proiettato un video di National Geographic dedicato alla lunga ricerca che ha consentito di ritrovare, 17 anni dopo, “la ragazza afghana” ormai adulta.

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