rotate-mobile
Venerdì, 29 Marzo 2024
Otranto Otranto

Narrativa a piccoli sorsi. Ad Otranto, “Gli occhi di mia figlia”

Appuntamento sabato 14 aprile nella sala laboratori urbani di Art'etica al centro "don Tonino Bello" con il romanzo vincitore del sondaggio Rai di "Billy", la rubrica letteraria del Tg 1. Con Vittoria Coppola, il giudice Cosentino

OTRANTO - Sabato 14 aprile, a partire dalle 19, nella sala laboratori urbani di Art'etica al centro Don Tonino Bello di Otranto è di scena la narrativa con il primo appuntamento del ciclo “Aperitivi letterari”.

Ospite della serata sarà Vittoria Coppola, la scrittrice salentina, che, con il romanzo di esordio “Gli occhi di mia figlia” (Lupo editore) ha vinto il sondaggio telematico Rai di “Billy”, la rubrica letteraria del Tg 1. Nell'occasione, l'autrice sarà presentata dal giudice Salvatore Cosentino.

Dal sito della casa editrice, una breve presentazione dell’opera: “Quale ruolo gioca il destino nello svolgersi della nostra esistenza? E quanto di ‘nostro’ c'è invece nell'imboccare strade sbagliate che porteranno inevitabilmente all'infelicità? In questa storia di ‘non detti’, in cui egoismi e fragilità vanno a comporre un perfetto, perverso incastro, è rappresentato il misterioso e contraddittorio universo dei sentimenti umani, dove non basta essere genitori per saper comprendere i propri figli ed amarli come meritano; non basta essere giovani e di cuore aperto per essere pronti ad affrontare la vita, né essere innamorati per non farsi complici della propria ed altrui sofferenza.

Dana, pur nei privilegi di ragazza circondata da benessere e raffinatezza, è soffocata dalla coltre iperprotettiva di una madre che ha deciso il suo futuro, ma la sua passione per André, fascinoso pittore di donne senza sguardo, si rivela una fuga più grande della sua acerba giovinezza, incapace di reggere all'infrangersi di un sogno. Armando, l'uomo che le offre un amore devoto e remissivo, nasconde un segreto destinato ad esplodere in modo bruciante.

Eppure esistono legami che sopravvivono al tempo e sono pronti a riservare luminose sorprese, nei giochi del caso e nel risveglio di coscienze troppo a lungo sopite. Una storia di solitudini e di scelte, nella quale regge sovrana la solidità dell'amicizia, l'unica che non tradisce”.

 

 

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Narrativa a piccoli sorsi. Ad Otranto, “Gli occhi di mia figlia”

LeccePrima è in caricamento