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I turisti della Le Lyrial salutano Otranto dalla nave. Il sindaco va su tutte le furie

Come già in passato, salta lo sbarco degli ospiti di una nave da crociera. Ma il primo cittadino insorge: "Molo San Nicola occupato da Tap e nessuno mi ha informato"

OTRANTO – Il copione si ripete e la parte del cattivo tocca ancora una volta al mare grosso che ha impedito a una nave da crociera battente bandiera francese di fare il suo ingresso nel porto. Resta così l’amaro in bocca sia ai circa 200 turisti a bordo pronti a sbarcare nella città adriatica, che al sindaco, Luciano Cariddi,  per una situazione già vissuta, da ultimo, il 31 ottobre scorso.

Con un vento di oltre 20 nodi da Nord Est, sarebbe stato lo stesso comandante della Le Lyrial – 140 metri di lunghezza, battente bandiera francese - a rinunciare alla manovra, mentre il trasferimento dei passeggeri a terra con le lance di salvataggio, misura della quale il comandante si era assunto questa mattina presto la piena responsabilità, dalla capitaneria di porto è stato ritenuto impraticabile per ragioni di sicurezza (vedi il video).

Così è svanita una opportunità ghiotta per la città rivierasca: tra l’altro i passeggeri erano attesi per la visita alla mostra “Icons” presso il Castello Aragonese dove sono esposti gli scatti del celebre fotografo americano SteveMcCurry. Ci sarà tempo per rifarsi, dal momento che fino a novembre - nell’ambito di un programma concordato tra il Comune e l’agenzia marittima Adriatic Shipping - sono previsti altri passaggi, di quella come di altre navi, ma intanto il danno è stato fatto e a Otranto si avverte ancora più forte l’urgenza di realizzare il prolungamento dell’area portuale, opera per la quale l’iter è stato sbloccato, proprio a ottobre: sarà una struttura dedicata alle imbarcazioni da diporto, non certo alle navi passeggeri, ma forse sarà più fattibile l'ipotesi di un trasferimento con mezzi più piccoli.

C’è però un ulteriore elemento da tenere nella dovuta considerazione, almeno secondo il primo cittadino: l’ormeggio nel porto di Otranto delle imbarcazioni impegnate nelle attività preliminari per il gasdotto Tap che dovrebbero terminare entro la fine del mese. Al molo San Nicola è ferma la Shark 1, di 44 metri (oltre alle imbarcazioni Gelmar, di 8metri e mezzo e il battello Zin, di 9 metri). La prima sta effettuando delle indagini lungo il tracciato previsto, fino a circa 15 chilometri dalla costa di San Foca.

Ebbene, di queste presenze nel porto idruntino (rifugio e commerciale), Luciano Cariddi, raggiunto telefonicamente, ha lamentato di non saperne ufficialmente nulla: né una nota da Tap, né dalla capitaneria, ma solo la comunicazione di un'ordinanza dell'ufficio circondariale marittimo con le prescrizioni per la sicurezza in mare nell'area delle operazioni. L'ormeggio, in realtà, è stato autorizzato come da apposita richiesta avallata dal ministero dei Trasporti: il punto dirimente sta nel fatto che la compentenza sulla movimentazione nel porto è sovraordinata rispetto all'ente comunale. 

Il sindaco, che pure non si iscrive nel fronte ostile al gasdotto – anche perché lo stesso Comune di Otranto aveva già dato il suo assenso ad un altro progetto, il Poseidon – è andato su tutte le furie: “Mi pare che Tap abbia garantito di non interferire con le attività turistiche e invece hanno totale libertà di azione mentre nessuno ci avvisa dell’utilizzo delle nostre infrastrutture. E’ una cosa difficile da spiegare, se penso che nel periodo natalizio fu impedito l’ormeggio in porto di una imbarcazione specializzata nelle attività di dragaggio”. 

Al collegamento accennato dal sindaco tra la presenza delle imbarcazioni dei fornitori di Tap e il mancato ingresso della nave da crociera, ha risposto la stessa Tap nel tardo pomeriggio: “I due eventi non sono in alcun modo collegati, l’ingresso in porto della nave da crociera sarebbe stato consentito senza problemi (come confermato da fonti della capitaneria di porto, ndr), dietro esplicita richiesta del comandante della nave e a seguito dell’approvazione del pilota del porto. Tap, prima di ormeggiare i mezzi dei propri fornitori nel porto, ha provveduto a richiedere le autorizzazioni necessarie per far sostare le imbarcazioni, informando regolarmente tutte le autorità competenti, come da prassi”.

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