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Otranto rende omaggio all'eroico garibaldino Catanzano

Nel 150° anniversario dell'Unità d'Italia, la città scopre una targa celebrativa al luogotenente di Garibaldi e gli dedica la gradinata di Borgo Monte: così si ricorda un protagonista del Risorgimento

OTRANTO - Otranto rende omaggio a Marino il "rosso": da garibaldino anticlericale a eroe nostrano del Risorgimento. Ed è così che la Civitas Fedelissima Hydrunti rende omaggio ad un passato glorioso, qualche volta incastrato nel dimenticatoio della storia e che si accompagna alle vicende maggiormente raccontate e commemorate negli appuntamenti civili. Nella mattinata, nella ricorrenza del 150° anniversario dell'Unità d'Italia, tra un tripudio di bandiere tricolori sventolanti dai balconi e dalle terrazze, sulla gradinata di Borgo Monte si riunisce una comunità, per ricordare un personaggio che, nel suo piccolo, ha offerto il suo personalissimo contributo a quel percorso che ha prodotto la nascita della nazione. Vicende che pescano nella memoria di epoche così lontane dall'attualità e ricolme di idealità, tra storia e mito.

Alto oltre due metri, biondo, con gli occhi azzurri, orgogliosamente garibaldino e anticlericale, tanto da innalzare ad ogni celebrazione religiosa un altare al compianto eroe dei due mondi, in una sorta di venerazione laica, che gli faceva esclamare che quello fosse l'unico santo da festeggiare, Marino Catanzano ha rappresentato nella sua singolarità un protagonista di una pagina decisiva per la storia patria. Alla sua tempra, alla sua dedizione a quella idea di patria in nuce, la città dei Martiri dedica quella gradinata, che ospita da decenni la sua famiglia e che da oggi porterà il suo nome, grazie ad una targa celebrativa, scoperta stamattina alla presenza delle autorità civili e militari.

La banda a festa, l'inno di Mameli suonato a più riprese, le canzoni garibaldine, i versi del poeta Antonio Sforza (recitati da Mario Morroi), il discorso commemorativo del professor Gianni Donno, l'emozione dei pronipoti e dei parenti, fanno da sfondo all'atteso appuntamento, che riunisce davvero un'importante rappresentanza di otrantini. Il sindaco, Luciano Cariddi, li ringrazia per la folta presenza, subito dopo aver scoperto la targa che recita "Marino Catanzano (1836-1916) luogotenente di Garibaldi fregiato con medaglia al valor militare nella battaglia di Maddaloni (1860). La città di Otranto a ricordo nel 150° anniversario dell'Unità d'Italia".

È il professor Donno, docente universitario, invece, a chiarire come la vicenda umana di Catanzano, come quella di alti salentini, dimostri come la spedizione dei Mille e l'Unità d'Italia non abbia rappresentato un fatto marginale anche all'interno di questo territorio; e soprattutto che non sia stato un fenomeno elitario, ma inclusivo dei valori, degli ideali e del protagonismo del popolo, di cui il buon Marino è stato un esemplare interprete.

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