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Giovedì, 18 Aprile 2024
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Immigrazione e solidarietà, premio speciale ai Comuni di Otranto e Lampedusa

In occasione della quarta edizione del concorso internazionale "Giornalisti del Mediterraneo" verrà consegnato un riconoscimento specifico alle due realtà da diversi anni operanti sul fronte dell'accoglienza. Soddisfatto Cariddi

OTRANTO – Un premio speciale all’accoglienza e alla solidarietà operata sul fronte dell’immigrazione: Otranto riceve un altro riconoscimento, nel corso della quarta edizione del concorso internazionale “Giornalisti del Mediterraneo”.

Promosso e organizzato dall’associazione “Terra del Mediterraneo”, in partnership con Europuglia, portale di promozione delle attività e dei progetti del servizio Mediterraneo della Regione Puglia, il premio gode del patrocinio dell’ordine nazionale e regionale dei giornalisti, della città di Bari, della Provincia di Bari, dell’assessorato al Mediterraneo della Regione Puglia, dell’Università Iulm, della federazione Relazioni pubbliche italiana, della Rai segretariato-sociale, della presidenza dell’assemblea parlamentare del mediterraneo, delle ambasciate di Romania, Olanda, Turchia, Cipro e corpo consolare di Puglia, Basilicata e Molise.

Il concorso si articolerà in due sezioni, “primavera araba”, “accoglienza e solidarietà”, come spiegato da Tommaso Forte, ideatore dell’evento. È qui che si inserisce il conferimento del premio speciale per l’accoglienza e la solidarietà ai Comuni di Otranto e Lampedusa, nella cerimonia che avrà luogo sabato 1° dicembre  a Bari.

Nell’ambito della manifestazione, riceveranno il Premio “Caravella del Mediterraneo” i giornalisti Michele Mirabella (Rai), Marida Lombardo Pijola (Inviata del Messaggero), Roberto Alajmo (Rai Mediterraneo), Villi Hermann (documentarista Svizzero),  Andrea Vreede (NOS TV News – Olanda), Gianni Antonucci (giornalista sportivo). Premio alla Memoria a Mario Gismondi.

Il premio speciale per l’accoglienza e la solidarietà al Comune di Otranto sarà ritirato dal sindaco Luciano Cariddi, che dichiara: “Otranto, città di mare, città di frontiera, ha nel dna il rispetto e la curiosità verso l’altro. Il suo spirito solidale riemerge sempre e ridiventa ‘genius loci’, l’essenza stessa di questa città un po’ speciale. Una città solidale, aperta ad uno sviluppo compatibile, governata da una politica di investimenti volti soprattutto a far crescere professionalità nelle nuove generazioni”.

“Una città aperta – prosegue -, terra di mezzo, che, in occasione degli sbarchi del ’91, ha ripreso a dialogare, senza avere paura di chi arrivava dal mare; ci siamo nuovamente contaminati; abbiamo, con piccoli ma importanti gesti, solidarizzato con quanti hanno chiesto il nostro aiuto. Sono trascorsi più di venti anni da quelle difficili e tragiche giornate, ma continuiamo ad essere, ancora oggi, l’approdo della speranza per genti migranti dalle proprie terre. Per prestare sostegno a questi nostri fratelli abbiamo riattrezzato il centro Don Tonino Bello, dove è possibile fornire loro ristoro, le prime cure necessarie e un po’ di calore umano”.

Cariddi sottolinea come Otranto si ritrovi nuovamente impegnata in prima linea sul fronte dell’accoglienza e della solidarietà, e non fa mancare il suo contributo, chiarendo che le attuali condizioni di crisi economica che il paese sta attraversando, “non faranno mai venir meno il nostro impegno su questo fronte”: “Anzi, siamo convinti che – conclude -, partendo dalle difficoltà attuali, coltivando rapporti e relazioni, si possa realizzare uno sviluppo, non basato solo sulle risorse materiali, ma costruito sulle persone e su un pensiero comune”.

 

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