Cane precipitato dal balcone: “Da regolamento non poteva essere lì”

LECCE – Fa ancora discutere la vicenda della morte di un cane lupo cecoslovacco, precipitato dal terzo piano di una palazzina nel cuore di Lecce: sulla questione Pierre Luigi Trovatello, presidente del coordinamento associazioni animaliste Salentine “Caas”, di Eartuh-Puglia, componente della commissione randagismo Regione Puglia e referente per l’area Sud, province di Lecce, Brindisi e Taranto, sottolineando le incongruenze di quanto accaduto rispetto alle norme vigenti.

Trovatello si chiede come sia possibile che un cane sia lasciato senza conseguenze su un balcone, quando esiste un regolamento che pone il divieto di detenere animali su balcone e terrazze: all’articolo 6 comma 5 del regolamento comunale per la tutela ed il benessere degli animali città di Lecce, si legge, infatti, “è vietato tenere animali in terrazze o balconi permanentemente e senza idoneo riparo, isolarli in rimesse, cantine, box o cortili oppure segregarli in spazi comunque non compatibili con il loro benessere psico-fisico”.

Inoltre, la detenzione di animali in questi luoghi potrebbe far configurare un reato in quanto modalità incompatibile con la natura dell’animale e causa di sofferenza per lui.

“Spero si voglia comprendere – afferma -, che esistano delle leggi, le quali vanno rispettate e fatte rispettare, e che non esistono leggi di serie A e Leggi di serie B. Vorrei ricordare che la Regione Puglia, è una delle mete turistiche più ambite in questi ultimi anni, e che pertanto, su tutti noi cittadini pugliesi, incombe una grossa responsabilità, che è quella di crescere culturalmente, dimostrando al mondo che siamo un popolo di persone oneste e rispettose dell’ambiente e della vita di ogni essere vivente. Del resto – conclude – come diceva Mahatma Gandhi ‘La grandezza di un popolo e il suo progresso morale si possono giudicare dal modo in cui vengono trattati gli animali’”.