Ferito ad un’ala, bloccato sulla scogliera dell’Aspide. Recuperato da volontari Enpa
La storia a lieto fine per uno sfortunato esemplare di gabbiano che da circa una settimana era rimasto bloccato sul litorale neretino. Gli operatori dell’associazione animalista hanno dovuto faticare a lungo, rischiando di farsi male, per portarlo in salvo
NARDO’ - Se non fosse stato per la caparbietà e l’abnegazione messa in auge dai volontari dell’Enpa, forse sarebbe rimasto lì, bloccato, ancora per molto tempo. Facendo la spola, tra un tuffo in mare e il ritorno sulla scogliera. Ma impossibilitato ad allontanasi da quel luogo, in quanto ferito ad un'ala e incapace di spiccare nuovamente il volo.
E’ la storia che vede coinvolto un esemplare di gabbiano che, ad inizio settimana, è stato soccorso e ora è stato preso in cura presso il Cras di Calimera, dopo un recupero tutt’altro che agevole da parte dei volontari dell’ente di protezione animali della sezione di Copertino e Nardò.
A causa delle ferite e di un’ala probabilmente spezzata, l’uccello marino era rimasto sofferente in prossimità della scogliera di Punta (o Pizzo) dell’Aspide, sul litorale delle marine neretine.
La sua presenza è stata segnalata da una turista al comando della polizia locale che ha allertato i volontari dell’Enpa. Una volta giunti su posto i cinque operatori del sodalizio animalista hanno compreso che l’impresa non sarebbe stata agevole e nemmeno si sarebbe potuta risolvere in poco tempo.
Intervenire poi su quella spigolosa scogliera, non ha certo agevolato le attività di soccorso. Con il rischio anche per gli stessi volontari di farsi male ricorrendo l’animale sugli scogli, spinti da vento e pioggia.
Il gabbiano da parte sua, avvertita la presenza degli operatori, evidentemente infastidito dal loro tentativo di avvicinamento, ha cercato di fare di tutto per “seminarli”, buttandosi ripetutamente in acqua, per poi risalire, a debita distanza, sulla scogliera. Si è andati avanti così per alcune ore. E a rendere ancora più complicata la situazione c’è stato l'arrivo di un temporale.
La paziente azione di monitoraggio e di accerchiamento, nel momento in cui il gabbiano si è spostato in una zona più praticabile, ha consentito l’intervento decisivo con l’ausilio di un retino, per bloccare il volatile e consentire il completamento della faticosa, e a tratti pericolosa, operazione di soccorso.
Il gabbiano è stato quindi trasferito nel centro di recupero fauna selvatica di Calimera per le cure del caso.