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Dal 4 maggio tra speranze e paure di ricadute: "I dieci motivi per poter uscire"

L'epidemia non evapora lunedì prossimo: è questa la premessa per ogni comportamento possibile. Il sindaco avverte: "Se si superano i parametri di controllo, costretti a ritornare indietro"

LECCE – L’allentamento delle restrizioni che hanno accompagnato la fase 1 dell’emergenza per l’epidemia da Covid-19 rischia di innescare un processo di rilassamento che si potrebbe pagare a caro prezzo già tra qualche settimana.

Da lunedì, infatti, saranno consentiti spostamenti per ulteriori ragioni rispetto alle tre di partenza – lavoro, salute, necessità: nel corso della diretta quotidiana su facebook, il sindaco di Lecce le ha elencate, anche perché nel ginepraio di decreti, interpretazioni e fake news è abbastanza possibile rimanere confusi.

Rimane ovviamente permesso uscire da casa per recarsi al lavoro, per motivi di salute (adesso non solo più per motivi di urgenza, ma anche per visite ambulatoriali ed esami diagnostici e di laboratorio), per necessità, cioè per fare la spesa o comunque acquisti negli esercizi delle tipologie commerciali autorizzate o per le passeggiate genitore-figlio o anziani-accompagnatore.

Sarà possibile, inoltre, far visita ai propri familiari o affetti stabili (anche in altri comuni della stessa regione, ma sempre rispettando la distanza minima di sicurezza e con la mascherina), recarsi in un cimitero per rendere omaggio ai propri familiari (sempre all’interno della stessa regione), spostarsi nelle seconde case per interventi manutentivi e comunque in forma individuale, manutenere le proprie imbarcazioni, praticare la pesca sportiva se in possesso di licenza, fare sport o attività motoria in forma individuale, accedere a parchi e giardini che saranno aperti al pubblico.

Rispetto a quest’ultimo punto bisogna chiarire che non si potrà andare in qualsiasi spazio verde, ma solo in quelli in cui sarà possibile garantire e controllare il distanziamento: il Comune di Lecce ha in animo di aprire la villa comunale, il parco di Belloluogo (che era stato chiuso prima dell’emergenza dopo che una interdittiva antimafia aveva colpito il soggetto gestore) e il campo sportivo “Luigi Montefusco”. L’amministrazione sta predisponendo una piattaforma per prenotare l’accesso ai parchi: l'ingresso sarà contingentato anche nel tempo per consentire a più persone di accedere in condizioni di sicurezza.

Preso atto di queste possibilità, è chiaro che da lunedì qualsiasi forma di accertamento preventivo diventerà molto complicato. Salvemini ha ribadito che i controlli delle forze di polizia saranno nella prossima fase “principalmente, ma non esclusivamente” finalizzati a evitare assembramenti in luoghi aperti o comunque ad accesso pubblico.

Il primo cittadino ha voluto ricordare a chi lo ha seguito nel consueto appuntamento informativo che se l’andamento epidemiologico dovesse divenire preoccupante – il ministero della Salute ha indicato una serie di parametri da monitorare ogni giorno -, allora sarà inevitabile intervenire anche con ordinanze sindacali: “Qualunque superficialità, qualunque elusione delle regole avrà ripercussioni e potremo rivedere la decisione di riaprire alcuni luoghi, torando indietro come in un gioco dell’oca. Se saremo attenti rispettando le indicazioni, potremo ogni giorno andare alla casella successiva, ma non c’è nulla di scontato”.

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