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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Attualità Castrignano del Capo

Emendamento “blocca trivelle” non basta. Emiliano e No Triv: “Non abbassiamo la guardia”

Regione, Comuni e movimenti formalizzeranno le richieste al Governo per vietare l'utilizzo dell'air gun e costituire un'Agenzia del mare tra le località costiere italiane

LEUCA – La stesura dell’emendamento “blocca trivelle”, annunciato dal ministero dello Sviluppo economico, è un fatto importante, ma questo non rende ancora tranquillo il fronte dei comitati e dei sindaci e amministratori No Triv, tanto meno il governatore di Puglia, Michele Emiliano. Il concetto, chiaro e lapalissiano, enunciato anche ieri nel corso nella partecipata  riunione convocata presso la fiera del Levante dal presidente della Regione, con i rappresentanti degli enti regionali, dei Comuni e delle associazioni che hanno promosso il referendum No Triv nel 2016, viene ribadito anche oggi: “Non abbassiamo la guardia”. E partono alcune proposte rinnovate con forza all’indirizzo del governo giallo verde e del ministro Luigi Di Maio per vietare l'utilizzo dell'air gun e costituire un'Agenzia del mare tra le regioni costiere italiane.       

"Lo scopo della riunione è stato quello di condividere una serie di proposte da rilanciare al Governo” puntualizza il governatore Emiliano, “ricordo che questo è un governo che ha componenti politiche che hanno partecipato al referendum No triv.  Sia la Lega Nord che il Movimento 5 Stelle si erano pronunciati per l'abrogazione delle leggi che consentivano le ricerche petrolifere nel nostro mare. Quindi abbiamo la ragionevole aspettativa che questo Governo sia particolarmente sensibile ad andare oltre i limiti che il movimento No Triv ha trovato nei confronti dei precedenti governi. Mi auguro che si possa trovare insieme una serie di proposte per poter definitivamente chiudere questa vicenda” incalza il presidente, “che si ripropone ogni volta che un governo viene varato. Perchè sembra quasi che queste lobby, ogni volta che qualcuno si sieda sulle poltrone del Mise o del Ministero dell'Ambiente, ci riprovino come dei serpenti tentatori per farci dimenticare o per farci abbassare la guardia nel nostro lavoro”.

Emiliano si fa portavoce della presa di posizione ribadita anche dai sindaco del Salento e del resto della Puglia e anche dell'assessore regionale Mino Borraccino, e i consiglieri presenti ieri all’incontro tra cui Vizzino, Cera, Abaterusso e Longo. “La riunione è servita anche per dire  che non abbassiamo la guardia” incalza Emiliano, “e che vogliamo rilanciare e, soprattutto, che questo movimento è un movimento orizzontale, fatto di istituzioni, associazioni e popolo e che la guardia non la abbasserà mai.  Questa sospensiva del Governo per le trivellazioni ci fa piacere, ma evidentemente non ci accontenta. Questa della difesa del mare è una materia che è nell'intimo di ogni persona, sia come singolo che come collettività: è una cosa di buon senso e noi stiamo ricordando a questo governo, come abbiamo fatto ai precedenti, che il buon senso deve sempre prevalere".

A seguito del vertice di ieri Regioni e istituzioni, movimenti e associazioni sono passate dalla difesa all'attacco e già da oggi formalizzeranno  le richieste antitrivellazioni al Governo che dovranno essere consolidate in un documento comune e portate alla Conferenza Stato Regioni. “E’ il momento nel quale le due forze di governo, M5S e Lega, entrambe da sempre contrarie all'utilizzo dell'Air Gun varino immediatamente un provvedimento di legge che ne vieti l'utilizzo” conclude Emiliano, “e bisogna costruire insieme, tra le varie regioni interessate, anche un'Agenzia del mare che dimostri qual è il fatturato della Blue Economy, cosa significano turismo, bellezza, pesca, itticoltura, tutte quelle attività legate al mare e che hanno un peso economico secondo noi immensamente superiore a quelle sciocchezze che sono il guadagno che l'Italia riceve dalla ricerca del petrolio e che viene da royalties, che sono peraltro tra le più basse al mondo”.

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