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Sabato, 20 Aprile 2024
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Alle soglie dei 100 anni si è spento Roberto Memmo: da Lecce al mondo

Avvocato, imprenditore facoltoso, amico di famiglie reali e potenti. A suo nome una tessera della P2 ma ha sempre respinto fermamente il suo coinvolgimento nella loggia di Gelli

LECCE – Si è spento domenica Roberto Memmo, avvocato e facoltoso imprenditore di origine leccesi, grande appassionato d’arte, ma anche figura discussa per l’accostamento alla loggia massonica P2. Memmo, al proposito, ha sempre smentito la sua affiliazione, spiegando che il suo nome compare negli elenchi divulgati a inizio anni Ottanta senza che lui avesse mai dato seguito alla richiesta di iscrizione che gli era stata avanzata.

Avrebbe compiuto 100 anni tra un mese. La sua vita si è dipanata tra Roma, gli Stati Uniti e il Principato di Monaco. Intimo della famiglia Ranieri, ma anche di Re Juan Carlos di Borbone e di molti diplomatici e uomini d’affari, aveva voluto consacrare, con la creazione della Fondazione Memmo, con sede a Palazzo Ruspoli, l'amore per l'arte in memoria del figlio prematuramente scomparso. Anche a Lecce era stata aperta una sede, in via Principi di Savoia. Nel capoluogo salentino la Fondazione ha curato anche l'allestimento del Museo del Teatro Romano nel seicentesco palazzo appartenuto alla famiglia Romano.

La foto, sopra, è del 2003 e ritrae Memmo in occasione dell'inaugurazione di una mostra a Palazzo Ruspoli, a Roma, sui capolavori della regina Cristina di Svezia (sul trono dal 1644 a1654) alla presenza di re Gustavo e della regina Silvia. La sede della Fondazione Memmo, che negli ultimi anni ha aperto le sue porte anche all'arte contemporanea, è proprio a Palazzo Ruspoli. I funerali sono in programma Roma, martedì, in forma strettamente privata.

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