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Mercoledì, 24 Aprile 2024
L'appello / Otranto

Barriere architettoniche e disagi per i disabili: “Un’impresa spostarsi a Otranto”

La denuncia della presidente del comitato consultivo misto dell’Asl di Lecce, Rita Tarantino: “Segnaletica sui marciapiedi e parcheggi occupati da chi non è ha diritto”. Poi l’appello ai candidati: “Tutelate i più fragili”

OTRANTO – Barriere architettoniche, indifferenza e maleducazione: le persone disabili devono spesso confrontarsi con una realtà che non sempre tiene conto e difende i loro diritti. È proprio su questo tema e nel pieno della campagna elettorale per le amministrative di Otranto, che interviene un volto noto del territorio, ovvero Rita Tarantino, presidente del comitato consultivo misto dell’Asl di Lecce, da anni impegnata nell’associazionismo e nel mondo della salute a tutale dei diritti del cittadino.

Da qualche mese, ha dovuto fare i conti in prima persona con le conseguenze di un ictus e, proprio in virtù della sua esperienza, ha deciso di porre all’attenzione dei candidati sindaco il tema della disabilità a Otranto, dove sussistono ancora, nonostante diverse iniziative negli anni per rendere la città più accessibile a tutti, ancora problemi di barriere architettoniche, con segnaletica stradale, pali della luce o altri oggetti come cassonetti dell’immondizia sui marciapiedi a intralciare il passaggio di carrozzine e di chi ha disabilità motorie. E, in qualche caso, anche con le transenne del Comune lasciate in strada, sugli stessi marciapiedi, che complicano ulteriormente la situazione.

Al disagio si aggiunge spesso l’indifferenza e la noncuranza di quanti parcheggiano sui posti auto destinati alle persone disabili. Marciapiede del mercato coperto

Da qui il monito e l’appello di Rita Tarantino, che parla direttamente a Lavinia Puzzovio e Francesco Bruni, candidati sindaci delle due liste in corsa alle amministrative: “Ho ascoltato i vostri interventi molto interessanti, ma vorrei ricordarvi che un comune è prima di tutto fatto di persone, ciascuna con le proprie fragilità e i propri problemi di salute, che spesso e volentieri vengono ignorati”.

“Molto banalmente – racconta - per una persona con disabilità motorie è diventata un'impresa spostarsi agevolmente all'interno del territorio comunale, sia per le barriere architettoniche (per esempio pali della luce o segnaletica sui marciapiedi che impediscono il transito delle carrozzine), sia per chi, con indifferenza, parcheggia senza averne titolo negli spazi riservati ai portatori di handicap”.

“Ora purtroppo – aggiunge - sto vivendo in prima persona questi disagi e vi assicuro che non sia facile trovare il Gianmarco di turno (un agente della polizia locale che voglio ringraziare) che ti aiuti a far valere i tuoi diritti”.

“Non voglio infierire – insiste -, ma molto spesso le risposte sono saccenti e approssimative. Io mi batterò con tutte le mie forze perché il rispetto della persona sia al primo posto” perché a Otranto le persone fragili “hanno il diritto” di essere rispettate e difese e le istituzioni il dovere di farle rispettare e di difenderle.

Cassonetto

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