Operai Alcar a rischio disoccupazione: appello urgente dei sindacati ai parlamentari

LECCE – Appello urgente a deputati e senatori. Fiom Cgil Lecce, Fim Cisl Lecce e Uilm Uil Lecce scrivono ai parlamentari salentini, invitandoli a prendere a cuore la vicenda dei 105 operai della Alcar Industrie srl, che rischiano di non veder rinnovata la cassa integrazione straordinaria in scadenza il prossimo 31 dicembre. I referenti provinciali delle categorie delle tre sigle - Ciro Di Gioia, Maurizio Longo e William Maruccia – hanno infatti sollecitato la convocazione di un tavolo di crisi presso il Ministero delle attività produttive per richiedere la proroga della cassa integrazione straordinaria.

Aspetto, questo, che consentirebbe alle organizzazioni sindacali dei margini di trattava con la nuova proprietà circa l’assorbimento del maggior numero possibile di lavoratori, anche alla luce delle importanti commesse attese dalla società salentina. Nel passaggio ad Aim srl, la proprietà subentrante, sono stati assorbiti 120 dei 225 lavoratori della “vecchia” Alcar. La speranza per la proroga della Cigs riguarda dunque i restanti 105 dipendenti, tagliati fuori. Preoccupazione, fra lavoratori e sindacalisti: se la cassa integrazione non dovesse esserci, a partire dal primo gennaio i lavoratori e le lavoratrici sarebbero destinati alla Naspi, l’indennità di disoccupazione.

“Le segreterie provinciali di Fiom Cgil Lecce, Fim Cisl Lecce e Uilm Uil Lecce non lasceranno soli questi lavoratori. Nei giorni scorsi abbiamo incontrato il prefetto e il prossimo 27 dicembre saremo convocati in call conference dalla task force della Regione Puglia. Il tempo, tuttavia, stringe perché la fine dell’anno è ormai arrivata”, scrivono i referenti delle tre sigle sindacali.