rotate-mobile
Attualità

Apre il Dea: pronti 126 posti per fare fronte all'emergenza

Ospita l'osservazione breve intensiva per i casi giunti in pronto soccorso con insufficienza respiratoria, la terapia intensiva, la pneumologia, malattie infettive. Disponibile incremento ulteriori di 50 unità

LECCE - Il Dipartimento di Emergenza e Accettazione del "Vito Fazzi" di Lecce, convertito in centro Covid-19, apre i battenti domani, sabato: la comunicazione ufficiale della Asl di Lecce non lascia spazio a dubbi. Ci sarà un'attivazione per step, modulare rispetto alle esigenze dettate dall'andamento epidemiologico. Il primo passo prevede l'operatività del pronto soccorso, della degenza con 40 posti e della terapia intensiva con otto.

La nuova struttura, ricalibrate per l'emergenza imposta dalla diffusione del nuovo coronavirus, può ospitare 6 posti di osservazione breve e intensiva per pazienti giunti al pronto soccorso con insufficienza respiratoria, 36 posti di terapia intensiva-Rianimazione, 40 posti letto per Malattie Infettive-Covid (più i 26 esistenti nel plesso originario) e 44 di Pneumologia-Covid, anche quest'ultimi dotati di terapia sub intensiva. A supporto della degenza c'è un servizio di Radiodiagnostica, con una Tac a 128 strati, una sala di radiologia tradizionale e ambulatori di ecodiagnostica, anche cardiologica. 

“È stata una corsa contro il tempo - ha dichiarato il direttore generale Rodolfo Rollo - finalizzata a garantire in tempo utile i servizi necessari per affrontare una prima ondata di richieste di ricovero. Si è pronti inoltre ad incrementare ulteriormente il numero di posti letto di ulteriori 50 unità, con 16 posti di terapia intensiva nel caso in cui dovessero verificarsi ulteriori picchi di afflusso di pazienti. La nostra azienda ha agito compatta e con solerzia per contribuire a contenere l’emergenza, mettendo in campo uomini e donne competenti, tecnologie avanzate e strutture adeguate. Il resto dovrà essere dimostrato sul campo dalla nostra capacità organizzativa”. La direzione strategica dell'azienda sanitaria di Lecce voluto ringraziare i medici, gli infermieri, il personale tecnico e sanitario, Sanitaservice e i dipendenti delle aziende che con dedizione, impegno e celerità, hanno reso possibile la riorganizzazione dell’intera struttura.

Il Dea, infatti, è stato progettato per accogliere i reparti ospedalieri ad alta complessità di cure, come la rianimazione, la cardiochirurgia, l’unità coronarica, la cardiologia, la chirurgia, l’ortopedia con il trauma center, ma, con decreto della Regione del 16 marzo, è stato destinato a fronteggiare l'emergenza del nuovo coronavirus: “Abbiamo attivato anche questo importantissimo presidio per far fronte all’emergenza coronavirus - dichiara il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano - possiamo quindi contare su una struttura moderna e funzionale, che rispetta tutti i parametri per la migliore assistenza dei malati Covid19”.

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Apre il Dea: pronti 126 posti per fare fronte all'emergenza

LeccePrima è in caricamento