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"La Asl proceda con le internalizzazioni": ennesima protesta in casa Tundo spa

Palazzo, Usb: “Non riusciamo a capire come mai, nonostante l'appalto con la ditta di Zollino sia ormai scaduto, l'azienda sanitaria non dia un'accelerata al percorso, così da gestire il servizio in modo diverso”

LECCE – Sono tornati a protestare i dipendenti della ditta Tundo Vincenzo spa di Zollino che si occupa, in appalto per la Asl di Lecce, del servizio di trasporto dei pazienti disabili.

L'adesione allo sciopero odierno, fa sapere il sindacato Usb, è stata molto alta, pari a circa il 60/70 percento della forza lavoro, con punte del 100 percento nei distretti di Campi Salentina e Maglie.

I lavoratori hanno tenuto un presidio sotto la sede leccese della Regione Puglia. Il segretario, Gianni Palazzo, nel corso della mattinata ha incontrato l'assessore regionale Alessandro Delli Noci: “La Regione oggi si è messa in contatto con la direzione generale di via Miglietta. La nostra richiesta è chiara: vogliamo che il servizio venga gestito sin da subito in maniera diversa, perché diverse sono le criticità”.

Il sindacato oggi ha ribadito i problemi ormai noti che vanno dalla mancata manutenzione dei veicoli usati per il trasporto, fino al pagamento attretrato di alcune somme, come la 14esima, il premio di produttività del 2020 per alcuni lavoratori e i Tfr destinati alla previdenza complementare.

“Non riusciamo a capire come mai, nonostante l'appalto con la ditta di Zollino sia ormai scaduto, la Asl non dia un'accelerata al percorso di internalizzazione, così da dare una risposta subito e gestire il servizio in modo diverso”, ha puntualizzato Palazzo.

Usb ha intenzione di mantenere il presidio permanente dei lavoratori, iniziato i primi di settembre presso la direzione generale, per velocizzare i tempi del percorso di internalizzazione.  

“Il bando di gara è stato pubblicato due mesi fa e noi riteniamo che ci siano tutte le condizioni affinchè la Asl proceda con l'affidamento diretto del servizio alla propria società in house: dispone già dei mezzi che può dare in comodato d'uso alla propria partecipata”, prosegue il sindacalista.

“Vogliamo una data – insiste Palazzo -: 120 unità (è questo il fabbisogno stimato) deve essere internalizzato per dare finalmente tranquillità agli utenti e dignità ai lavoratori”.

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