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Protocollo regionale / Novoli

Dopo il femminicidio di Novoli, Asl attiva la rete antiviolenza per i minori

Hanno 2 e 7 anni i figli rimasti orfani dopo l'assassinio della madre da parte del padre, che si è poi tolto la vita. Per loro un sistema integrato di assistenza e supporto

NOVOLI - Dopo il tragico femminicidio di Novoli e il suicidio del marito omicida, Asl Lecce ha attivato la rete antiviolenza dei servizi specialistici per seguire i due figli della coppia, di 2 e 7 anni. Dormivano nella stanza accanto a quella dove si è consumato l'efferato delitto.

In campo i pediatri di famiglia, in cooperazione con i Servizi sociali di Novoli, nell'ambito del protocollo regionale previsto a tutela dei bambini che restano senza la madre, perché assassinata, e senza padre perché in carcere o, come nel caso in questione, suicida. Si tratta di un programma le cui linee guida furono adottate nel 2016, mentre nel 2020 è stato redatto e approvato il manuale operativo. Il sistema sanitario, attraverso i Centri specialistici per la cura del trauma interpersonale e il Centro di riferimento regionale di III livello, prende in carico i minori, in colloborazione con i servizi sociali comunali.

La referente per la prevenzione e il contrasto alla violenza sulle donne e sui minori per conto di Asl Lecce è la dottoressa Titti De Luca che seguirà ogni sviluppo del caso. 

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