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In pietra leccese / Castro

Atena si riprende Castro: la statua della dea è alta quasi tre metri e mezzo

Il restauro ha permesso di ricongiungere la parte inferiore al busto ritrovato nel 2015. È la più grande scultura di tutta la Magna Grecia. Il professor D'Andria è fiducioso sul ritrovamento della testa. In primavera nuova campagna di scavi

CASTRO – Emozione e orgoglio a Castro dove è stata presentata al pubblico, al termine della fase di restauro, la statua di Atena (Minerva per i latini). La porzione del busto ritrovata nel 2015 è stata, infatti, ricongiunta a quella della parte inferiore del corpo che era emersa appena un anno addietro nel corso dell’ennesima campagna di scavi.

I primi partirono negli anni Ottanta grazie a un protocollo tra Soprintendenza, Università del Salento e Comune, per poi essere ripresi nei primi anni Duemila. Risale al 2008 il ritrovamento della statuetta in bronzo di Atena Iliaca, di poco più di 12 centimetri di altezza risalente al IV secolo avanti Cristo. Coeva, ma di ben altre dimensioni - misura 3 metri e 40 - è la statua svelata nel tardo pomeriggio di oggi all’interno del Museo Archeologico della cittadina rivierasca. Realizzata da maestri tarantini in pietra leccese, è la scultura greca più grande di quelle rinvenute in tutta l'area dell'Italia meridionale che un tempo fu la Magna Grecia. Ora è priva solo degli arti superiori e della testa.

Il professor Francesco D’Andria, direttore scientifico del restauro, è pero fiducioso di poter trovare il volto della dea. L'altare del tempio a lei dedicato è affiorato nell’autunno del 2017. Una nuova campagna di scavo dovrebbe, infatti, partire in primavera e le aspettative, a questo punto, sono molto alte. L’obiettivo finale è quello di arrivare all’istituzione di un vero e proprio Parco Archeologico per il quale, ha spiegato D’Andria, un progetto è stato già preparato in attesa di un bando regionale più volte annunciato ma non ancora ufficializzato. Intanto il museo di Castro si può considerare il secondo della regione, dopo quello di Taranto, in fatto di testimonianze dell'arte greca.

Il video: la presentazione e le dichiarazioni

Ma, se del futuro non v’è certezza, ma solo speranza, resta intatta la soddisfazione per gli sviluppi che stanno premiando gli sforzi della locale amministrazione e degli altri soggetti coinvolti, a partire dai donatori privati, come la Fondazione della Banca Popolare Pugliese, che nel corso degli anni hanno reso possibili le campagne di scavo.

La cerimonia odierna, coordinata dal vice sindaco Alberto Capraro e aperta dal sindaco, Luigi Fersini, ha visto la partecipazione, oltre che del professor D’Andria, della soprintendente Archeologia Belle Arti e Paesaggio per le province di Brindisi e Lecce, Francesca Riccio e del rettore dell’Università del Salento, Fabio Pollice. Numerosi i cittadini che non sono voluti mancare al “debutto” della statua che nei prossimi mesi, c’è da starne certi, sarà ammirata da migliaia di visitatori.

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