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La biblioteca? Solo un giovane su dieci dichiara di frequentarla

Una indagine conoscitiva condotta in 48 comuni della provincia è tra i presupposti del progetto "Leggere tra i due mari" che sarà presentato mercoledì in conferenza, a Martano

ARADEO – Sono tempi duri per la lettura, lo si sa da un po’. Sfogliare le pagine di un libro o di un giornale è diventata una pratica sempre meno ricercata e goduta ma non bisogna darsi per vinti: correggere la rotta è possibile.

In giro per l’Italia, fortunatamente, ci sono interessanti iniziative, che si configurano oramai come resistenza civile e culturale, per stimolare un ritorno alla lettura, soprattutto da parte dei più giovani. Molto importanti sono le indagini conoscitive che ne sono alla base, perché consentono di mettere a fuoco i problemi e calibrare le migliori proposte.

E non sono certo incoraggianti i risultati della ricerca condotta in 48 comuni della provincia di Lecce, con quasi 300 questionari compilati, nell’ambito del progetto “Leggere tra due mari”, promosso dalla “Libera Compagnia” di Aradeo e “Amici della Biblioteca” di Tuglie.

Dal campione che ha risposto alle domande – giovani tra i 16 e i 21 anni – è emerso che solo poco più delle metà riesce a ritagliarsi uno spazio per la lettura nel tempo libero, mentre un quarto degli intervistati ritiene che la lettura sia noiosa. Solo un giovane su dieci ha confidenza con le biblioteche. Dall’indagine emergono altri elementi interessanti, come la tendenza a considerare le librerie una sorta di succedaneo delle biblioteche oppure la bassa partecipazione a progetti di lettura.

L’obiettivo di “Leggere tra due mari”, che gode del sostegno di Fondazione “Con il Sud” e Centro per il libro e la lettura, con la collaborazione di Anci e il patrocinio dell’Associazione italiana biblioteche e del Polo Biblio-Museale di Lecce, è quello di spostare la linea di confine della lettura fin dentro le periferie.

Il programma, che sarà illustrato mercoledì in conferenza stampa nei giardini del palazzo ducale di Martano (ore 18), prevede campi scuola, laboratori e iniziative per i prossimi cinque mesi, con il coinvolgimento attivo di nove comunità: “In questi ultimi anni – commenta Michele Bovino, referente di Libera Compagnia teatrale di Aradeo, capofila del progetto – il termine “leggere” risuona come un mantra, dalle biblioteche alle scuole, nei tanti progetti culturali che si producono con buona frequenza. La lettura è una porta aperta che ci conduce nei posti che vogliamo, viaggiamo senza nemmeno muoverci fisicamente, solo con la fantasia. L’invito è quello di leggere ovunque, nelle biblioteche, nelle piazze, nelle chiese, nelle scuole, nei parchi, sul mare, nei cimiteri. Leggere ovunque ma leggere ad alta voce. Perché leggere ad alta voce vuol dire liberare la voce e al tempo stesso liberare la persona nella sua indivisibile entità di mente e corpo. Aiuta a superare ostacoli di natura psicofisica consentendo di comunicare emozioni e sfumature di pensiero. Dunque, portiamo la lettura nei luoghi più inconsueti scegliendo di farlo come vogliamo e soprattutto ad alta voce. Si starà meglio”.

Info: 348/5649772, Fb/inst Leggere tra due mari

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