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Giovedì, 28 Marzo 2024
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Stop ai vaccini AstraZeneca anche in Puglia: la decisione in via precauzionale

Il divieto di somministrazione delle dosi di un particolare lotto proviene dall’Aifa, l’Associazione italiana per il farmaco ed è stato comunicato dalla Regione a tutte le Asl e centri vaccinali

LECCE – Anche la Puglia blocca la distribuzione dei vaccini anti Covid prodotti da AstraZeneca. Il tutto nonostante le rassicurazioni dell'epidemiologo e assessore regionale alle Politiche della salute sugli effetti del vaccino della azienda farmaceutica anglo-svedese  nel mese scorso, in occasione della prima, storica giornata nella quale sono state iniettate le dosi agli ultraottantenni. Lo ha comunicato nel pomeriggio la Regione, dando seguito a quanto imposto dall’Aifa, l’Associazione italiana per il farmaco. Il divieto riguarda l’utilizzo del lotto “ABV2856” e nasce in via precauzionale, come comunicato all’interno della stessa circolare inviata a tutti gli uffici delle Asl per essere poi trasmessa ai vari centri vaccinali pugliesi. Il timore per quelli che l’Aifa ha definito “eventi avversi” scaturisce da alcuni decessi sospetti, seguiti alla somministrazione della prima dose del vaccino.

Due esponenti delle forze dell’ordine, in particolare, hanno perso la vita nel Catanese: si tratta di un sottufficiale della Marina militare, di soli 43 anni, in servizio nel Siracusano e di un poliziotto di 50 anni, componente del pool anticrimine della questura nella città etnea. In entrambi i casi si è dato vita ad accertamenti: la magistratura inquirente ha aperto dei fascicoli di indagine ipotizzando l’accusa di omicidio colposo. Capo di imputazione che al momento resta contro ignoti. Mentre si attendono i riscontri autoptici disposti dalla procura siciliana sui corpi dei due sfortunati, non si può ritenere chiaramente assodato che i due decessi abbiano una correlazione con la somministrazione del vaccino.

È stata infatti scelta la strada prudenziale per scongiurare altre, eventuali conseguenze. Gli effetti critici fin qui registrati sarebbero di natura cardiocircolatoria, con complicanze trombotiche e problemi nella coagulazione del sangue. Se in Italia si è proceduto col divieto di circolazione e somministrazione per uno stock, anche in altri Paesi comunitari non è andata diversamente. Sono infatti cinque le nazioni – Danimarca, Austria, Lituania, Estonia e Lussemburgo – ad aver posto il veto su altri lotti dello stesso vaccino anti Coronavirus.  “Le attuali vaccinazioni – ha dichiarato l’assessore  regionale alla Sanità Pier Luigi Lopalco – proseguiranno con altri lotti. Vogliamo tranquillizzare i cittadini: il sistema di sorveglianza attiva è stato attivato a largo raggio e non è necessario rivolgersi al sistema sanitario per informazioni sul numero di lotto di vaccino ricevuto I vaccini sono sicuri, sono l’unico mezzo conosciuto per stroncare la pandemia e questi alert dimostrano che il sistema di sorveglianza ha livelli altissimi a livello europeo”.

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