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Sabato, 20 Aprile 2024
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Tregua domenicale, 584 i casi positivi. Lopalco "sfiduciato" dalla Lega

Il bollettino regionale riferisce anche di 46 decessi e 1.550 guariti, con il numero dei ricoverati in lieve calo. Il Carroccio presenta una mozione di sfiducia nei confronti dell'assessore alla Sanità, da tempo bersagliato dalla minoranza

LECCE – È di 240 per 100mila abitanti l’incidenza di nuovi casi di Covid in sette giorni in Puglia, mentre ieri era di 245. Il rimbalzo verso l’alto, scaturito come reazione flessione artificiosa della curva epidemica a Pasqua e Pasquetta (meno test fatti, meno positivi trovati), è stato quasi del tutto smaltito e ora la tendenza a una lente discesa sembre emergere senza più effetti distorsivi. Certo è che la regione è in ritardo rispetto a tutte le altre, salvo la Valle d’Aosta, ma è stata anche una delle ultime a scontrarsi con questa terza ondata caratterizzata dalla prevalenza della variante inglese.

In provincia di Lecce l’incidenza è di 132 (ieri era di 150): il Salento resta di gran lunga il territorio regionale che se la passa meglio, almeno dal punto di vista dei contagi perché da quello del carico ospedaliero la situazione è ancora complicata un po’ in tutta la regione. L’ultimo bollettino riferisce di 584 casi positivi registrati su 6.130 test fatti: 77 delle nuove positività sono associate alla provincia di Lecce. I decessi sono stati 46 di cui sette di residenti nel Salento.

Leggi il bollettino del 19 aprile

Negli ospedali risultano ricoverate 2.157 persone (ieri 2.174) mentre l’incremento del dato dei guariti è stato di 1.550 unità. Di conseguenza il numero dei casi attuali di Covid nella regione è passato da 51.438 (ieri) a 50.426.

Mozione di sfiducia della Lega per Lopalco

Intanto il gruppo consiliare della Lega ha presentato una mozione di sfiducia nei confronti dell’assessore alla Sanità, Pier Luigi Lopalco. Una iniziativa, quella del Carroccio, che insiste sul solco della minoranza che da mesi "assedia" l'esponente della giunta.

Tra le firme figura quella del salentino Gianfranco De Blasi che ha criticato la gestione del tracciamento dei casi positivi, mentre i suoi colleghi si sono incaricati di commentare l’operato regionale per quanto riguarda la gestione dei tamponi e il trattamento terapeutico. “Le motivazioni della mozione di sfiducia sono tutte supportate dai numeri - ha affermato Davide Bellomo, il capogruppo - e da una serie di eventi che condizionano la gestione della pandemia da Covid-19 nella Regione Puglia. È stata, di fatto, disattesa la strategia delle cosiddette 3 t (testare, tracciare, trattare)".

“Per quanto riguarda il tracciamento - ha detto l'esponente del Carroccio -, si aggiunga la messa a disposizione di solo 1,9 persone ogni diecimila abitanti per le attività di contact tracing (media nazionale di 2,6), da cui il collasso del sistema di monitoraggio e l’inevitabile impennata dei contagi. Il 16 ottobre Emiliano è costretto ad ammettere alla stampa ‘non siamo più in grado di tracciare i contatti’. Nonostante la carenza di personale l’assessore Lopalco non è stato capace di utilizzare le opportunità di assunzione offerte dalla protezione civile. Alla Puglia venivano assegnate, con bando del 24.10.2020 del capo della protezione civile nazionale ben 133 unità alla puglia (100 medici e 33 amministrativi). Ad oggi risultano in carico solo 95 unità”.

L'assessore: "L'ondata in Puglia è arrivata dopo"

Il diretto interessato, già da mesi nell'occhio del ciclone, aveva espresso la sua posizione rispetto all'attuale fase epidemiologica della Puglia: "La percezione che sia stata colpita di più di altre è perché le ondate pandemiche sono partite in ritardo e quindi si chiudono in ritardo. Mentre altrove la situazione migliora da noi lo stress è ancora elevato. Ma sembra le cose vadano peggio anche e semplicemente perché non abbiamo termini di paragone basati sulla realtà ma solo sulla percezione".

L'assessore, di professione epidemiologo, ha fatto un esempio per spiegare il suo ragionamento: "Un dato molto stabile per valutare l'impatto della pandemia è il numero di persone in terapia intensiva. E' un numero semplice da calcolare e non è influenzato dalla quantità di tamponi positivi che si fanno. Il grafico che vi mostro indica che la Puglia (giallo) ha avuto un tasso di ricoveri in terapia intensiva inferiore alla media italiana fino alla terza ondata e pari alla media durante quest'ultima ondata. In questi giorni siamo sopra la media italiana perché questa media è molto influenzata dalla grandi regioni del Nord dove, come dicevo, l'ondata è arrivata prima e si è fermata prima".

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Vaccini, raggiunto il milione di dosi somministrate

La Puglia ha raggiunto e superato quota un milione di dosi somministrate. Mantiene salda dunque, con il 92,5 per cento di dosi effettuate, rispetto ai lotti consegnati, la terza posizione tra le regioni italiane per quanto riguarda la capacità vaccinale, preceduta solo da Veneto e Umbria. Nello specifico le dosi di vaccino anticovid somministrate sino ad oggi sul territorio pugliese sono 1.003.336 (il dato è aggiornato alle 18 di oggi).

In provincia di Lecce aumentano intanto le vaccinazioni domiciliari e ambulatoriali dei medici di famiglia giunte a quasi 11mila somministrazioni. Prosegue a pieno ritmo nei dodici punti vaccinali la vaccinazione degli under 80: oltre 6mila nella giornata di ieri, 1.623 alle 13 di oggi. Di pari passo va avanti la vaccinazione delle persone con più di 80 anni: sono 43.477 ad aver ricevuto la prima dose, 25.384 ad aver completato la vaccinazione. Sono state 192.409 le dosi di vaccino complessivamente somministrate fino a ieri sera nella provincia di Lecce.

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