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Stabile l'incidenza di nuovi casi di Covid. La denuncia del presidente Mignone

Il presidente del consiglio comunale di Lecce, convocato presso l'hub di Martano per la somministrazione del richiamo, ha rivolto una dura critica ai vertici della struttura: "Centinaia di persone in attesa, al sole, senza indicazioni"

LECCE - I tamponi risultati positivi al Covid in Puglia sono stati 66, di cui 4 relativi alla provincia di Lecce. Come ogni lunedì, si tratta quello del bollettino epidemiologico regionale è un dato da prendere con beneficio di inventario per il consueto rallentamento domenicale delle attività di tracciamento e laboratorio. I nuovi casi testati, al netto cioè dei tamponi ripetuti, sono stati circa 1.800.

Dal punto di vista dell'incidenza, calcolata su sette giorni, sono 29 i nuovi casi di infezione ogni centomila abitanti in ambito regionale - in linea con il valore di ieri - e di 34 a livello provinciale (ieri il dato era di 35). I pugliesi attualmente positivi sono 2.452 con un incremento di 31 unità rispetto al dato precedente. Si registra un aumento di otto unità per quanto riguarda il numero dei ricoverati in reparti Covid, pari ora a 92 degenti (questo incremento potrebbe, in realtà, essere spiegato con l'andamento della registrazione dei dati nel fine settimana). Non ci sono stati, invece, nuovi ingressi nell'area della terapia intensiva.

Le dosi di vaccino somministrate tra le 17 di ieri e le 17 di oggi sono state 25.826 in tutta la regione, di cui 4.683 nella provincia di Lecce dove il 70.67 percento dei cittadini residenti con più di 12 anni ha ricevuto almeno la prima dose di vaccino e il 56.89 percento della popolazione vaccinabile ha completato la vaccinazione.

Disagi per le variazioni di orario degli hub

Intanto nel primo pomeriggio a Lecce, presso il palasport "San Giuseppe da Copertino", è stato necessario l'intervento della squadra volante della polizia: un centinaio di persone attendevano l'apertura dell'hub vaccinale, ignari delle modifiche agli orari che a partire dal 27 luglio sono state comunicate tramite il sito di Asl Lecce e i suoi canali social. Probabilmente non tutti gli interessati da appuntamenti precedentemente fissati per la prima dose o per il richiamo del vaccino sono stati avvisati per tempo. 

Tra coloro che hanno regolarmente ricevuto la comunicazione delle modifiche c'è Carlo Mignone, presidente del consiglio comunale a Lecce. Convocato presso la struttura comunale di Martano per il richiamo della vaccinazione, si è trovato davanti a una situazione che ha così descritto sul suo profilo facebook: "La sanità salentina e le bestie. Dopo avere aspettato quasi quattro mesi per la seconda dose del vaccino (prevista per le ore 18 del 2 agosto) due giorni addietro mi viene comunicato che a causa della chiusura pomeridiana del centro ci si poteva recare dalle 8 alle 12,30 della mattina, senza alcun orario. Centinaia di persone al sole e senza la minima organizzazione di fila per la seconda dose, come bestie senza dignità e diritti. Chi è il responsabile di questa situazione nella struttura di Martano andrebbe rimosso, ma io invece lo farei aspettare in fila come tutti i comuni mortali sotto i 40 gradi odierni. Sopratutto quelli che hanno rispettato le disposizioni non chiedendo di superare code e quant’altro, da cittadino normale che rispetta gli altri".

Consulta gli orari degli hub in provincia fino al 12 agosto

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